Il settore piace agli investitori ed è premiato dal mercato. Non a caso l’indice europeo del comparto assicurativo, il Dj Stoxx Europe Insurance, è cresciuto negli ultimi 12 mesi del 34,14% e da gennaio del 9,6%, contro una media generale del paniere europeo delle grandi capitalizzazioni che si arresta a un +17,5% a un anno e a un rialzo di circa l’8% nei primi cinque mesi del
2013. Tuttavia, sebbene la crescita delle quotazioni abbia rallentato il passo, le grandi compagnie assicurative e il comparto nel suo complesso, continuano a riscuotere il favore degli analisti e dei fund manager. Anche se con gradazioni di consenso assai differenziate. Nella gara fra i tre colossi continentali del settore, per esempio, la palma dei giudizi favorevoli va alla francese Axa, seguita dal gigante tedesco Allianz, e solo in terza posizione, con valutazioni non entusiasmanti e molti giudizi sell dal leader italiano, le Assicurazioni Generali.
Un recentissimo studio della banca francese Société Générale giudica in ogni caso il comparto overweight e quindi dotato della possibilità di realizzare performance di borsa superiori rispetto alla media di mercato. «Le compagnie assicurative europee sono ben capitalizzate, i bilanci sono in ordine, e il quadro generale di bassi tassi di interesse negli Stati Uniti e in Europa rappresenta un elemento aggiuntivo che gioca a favore del settore», sintetizza l’analista Nick Holmes nel definire i punti di forza delle compagnie europee.
Axa, fra i grandi gruppi fa il pieno di giudizi buy. Rispetto a un prezzo corrente di circa 15 euro Société Générale individua un target price a 12 mesi di 19 euro, Credit Suisse, si limita a una soglia di 16,3 e gli analisti americani di Citi pur senza definire un obiettivo per le quotazioni giudicano il gruppo francese «uno dei migliori del settore, perché ci aspettiamo un miglioramento dei margini e dei flussi di cassa nel corso del 2013».
Anche la tedesca Allianz è promossa da Citi, con un giudizio buy e in questo caso con un prezzo-obiettivo a 145 euro. «Una analisi dei bilanci suggerisce che il mercato non stia valutando in modo adeguato il contributo e le potenzialità del ramo vita», scrive l’analista Farooq Hanif. Più cauto il giudizio di Société Générale che sia ad Allianz che a Generali attribuisce una valutazione hold, «con un potenziale nullo di guadagno in conto capitale e un rendimenti atteso del 3-4% su base annua per entrambe, imputabile ai soli dividendi». Sul Leone di Trieste sia gli analisti di Citi che quelli di Credit Suisse esprimono giudizi ancora più freddi. Per gli americani il titolo è un sell, con prezzo-obiettivo a 13,5 euro, rispetto alle attuali quotazioni di 14,3. Il Credit Suisse, che stima il prezzo di equilibrio in 14 euro, ritiene in ogni caso che la compagnia triestina sia destinata a far peggio della media del mercato (underperform). Nonostante la valutazione sell gli analisti di Citi riconoscono che «Generali sta procedendo molto bene nel piano di ristrutturazione e nel primo trimestre ha riportato utili superiori alle previsioni. Tuttavia anche se innalziamo le previsioni di crescita dei profitti del 7-9% riteniamo che il titolo sia caro relativamente ai competitor», recita una studio.
Infine, tra gli altri maggiori gruppi assicurativi continentali il Credit Suisse promuove la britannica Aviva, con un giudizio outperform. Mentre sul colosso svizzero Zurich Insurance sia Société Générale che Citi si limitano a una valutazione neutral.
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