FIRENZE – «Da martedì in Parlamento l’iter di riforma del codice della strada con pene più severe per chi provoca incidenti mortali guidando sotto gli effetti di alcool e droghe». Lo ha annunciato il sottosegretario alle Infrastrutture e ai trasporti, Erasmo D’Angelis commentando l’incidente avvenuto oggi a Livorno dove hanno perso la vita due persone. Il romeno che ha commesso l’incidente era ubriaco.
«La tragedia di Livorno dove hanno perso la vita persone vittime di una manovra molto pericolosa di un pirata della strada che guidava sotto effetto di alcool ci spinge a correre per la riforma del codice della strada che martedì prossimo inizierà il suo iter in Parlamento. Con il nuovo codice -ha affermato D’Angelis- avremo norme più chiare e soprattutto severe a partire dall’inasprimento delle sanzioni per chi guida ubriaco o sotto l’effetto di droghe con il ritiro della patente fino a sentenza definitiva. E’ un obbligo morale prima che politico fermare le stragi sulle nostre strade e il nuovo codice della strada dovrà mettere fine soprattutto alla leggerezza delle sanzioni per chi provoca morti e feriti come a Livorno e la passa quasi liscia. Daremo un segnale di svolta verso la sicurezza stradale e la responsabilizzazione di chi guida».
«E’ positivo il dimezzamento -ha proseguito D’Angelis- di morti e feriti negli ultimi anni ma abbiamo chiuso il 2012 con 3.650 morti e 260.500 feriti nonostante maggiori controlli con alcooltest, patente a punti e un forte impegno di Polstrada e forze dell’ordine, e negli ultimi 12 anni per incidenti stradali in Italia sono morte 63.941 persone con 3.918.352 feriti e invalidi, con costi umani e sociali elevatissimi e una spesa sanitaria per il solo soccorso per oltre 600 milioni l’anno. E’ come se fosse sparita una città come Siena e se fossero feriti o invalidi tutti gli abitanti di Roma».