La vendita diretta promette assicurazioni a sconto

La guerra fra le compagnie nell’Rc auto e nelle polizze danni si fa più accesa, sopratutto dopo l’arrivo sul mercato di Poste e Intesa San Paolo. Un esercito di sportelli

che vendono prodotti semplici . La vendita diretta promette assicurazioni a sconto Assicurati, andate allo sportello a cercare l’occasione! La concorrenza, e anzi quasi

l’affollamento, nel settore dell’Rc auto e delle polizze danni, comincia a essere consistente. Gli ultimi arrivati in questo settore sono la più grande banca italiana, Intesa Sanpaolo, e le Poste, entrambe già leader nella vendita di polizze vita vendute attraverso i loro sportelli. Queste new entry nel Gotha del settore assicurativo, stanno adesso puntando le loro carte nei segmenti danni, soprattutto Rc auto e responsabilità civile del capofamiglia e danni alla casa. Siamo ancora all’inizio, ma la guerra che entrambi i gruppi stanno portando avanti promette ancora di abbassare i costi di tutti questi prodotti. Anche perché Intesa e Poste vendono già i loro contratti Rc auto e Rc casa/famiglia direttamente attraverso i loro sportelli, senza quindi l’intermediazione degli agenti, che costano non meno dell’8-10 per cento della spesa complessiva.

 

Un esercito di sportelli (sono 4.500 quelli di Intesa e addirittura 14 mila quelli di Poste) che vendono prodotti semplici, con bassissimi costi di “caricamento” come si dice in gergo (ovvero le commissioni) combatteranno una guerra in cui a vincere possono essere proprio gli assicurati. Moltissimi di loro, infatti, sono già o utenti bancari o clienti delle Poste.

Occhio alle polizze vendute allo sportello, dunque. Per gli agenti assicurativi, all’opposto, si preannuncia un’altra stagione di cattivi raccolti. Negli ultimi anni peraltro, questa categoria ha già dovuto subire una decurtazione significativa delle proprie provvigioni. L’aumento della concorrenza da una parte, la riduzione di costi dall’altra (la spending review l’hanno dovuta fare anche le compagnie) hanno causato una riduzione degli introiti per gli agenti. Nella concorrenza dobbiamo includere anche quella fatta in casa dalle stesse assicurazioni, molte delle quali hanno creato delle compagnie Internet (in un primo momento solo telefoniche), specializzate soprattutto nel ramo Rc auto, che hanno potuto presentare tariffe più convenienti anche (ma non soltanto) perché non esiste per queste la componente “costi di agenzia”.

Non parliamo poi della bancassicurazione, il canale degli sportelli creditizi che già vende circa il 65 per cento delle polizze vita e che è stato di recente rivitalizzato: basti pensare all’aumento del 92 per cento della raccolta di Intesa Sanpaolo nel 2013. Poi ci sono le Poste, che con i loro 14 mila sportelli sparsi in ogni angolo d’Italia, sono probabilmente destinare a diventare quest’anno il primo venditore di contratti vita.

Già questo basterebbe a far mettere le mani nei capelli agli agenti, se non ci fosse l’altra, forse ancora più amara notizia che abbiamo visto sopra: sia Intesa Sanpaolo che Poste Vita, cioè i più grandi venditori di polizze del ramo vita in Italia insieme a Generali, hanno deciso di incrementare la vendita di polizze dei rami danni. Come si sa, in quest’ultimo decennio i contratti Rc auto (che costituiscono la larghissima maggioranza dei rami danni) sono diventati remunerativi, dopo essere stati per decenni una spina nel fianco degli assicuratori italiani, in passato costretti dallo Stato a tariffe amministrate.

Non è un caso che le compagnie di assicurazione in questi ultimi anni abbiano deciso di incrementare questi rami. Le stesse Generali, secondo Mario Greco, dall’agosto del 2012 amministratore delegato, hanno manifestato la volontà di accrescere la raccolta in questo comparto, essendo il gruppo triestino ancora un po’ troppo sbilanciato nel vita.

Insomma, nei prossimi anni sarà sempre più dura per gli agenti mantenere la propria quota di premi. Forse l’unica via di salvezza, per loro, è la diversificazione: diventare anche promotori finanziari e vendere tutti i prodotti – sempre più sofisticati tra l’altro – del risparmio gestito.

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