Cisl a tutta assicurazione Il sindacato guidato da Bonanni non molla il business delle polizze

Obiettivo: cercare di non perdere la presa sulle assicurazioni. In questi giorni, dalle parti della Cisl, è venuto a galla un problema di non poco conto. Si dà infatti il caso che

la Confederazione, guidata da Raffaele Bonanni, debba decidere il destino della Marte broker di assicurazioni srl, ovvero la società di brokeraggio assicurativo di cui il

sindacato è azionista al 50%. Il fatto è che l’altro socio, il Gruppo Gpa, di recente è stato messo in liquidazione. Non proprio una bella notizia, almeno a prima vista, dal momento che si trattava del socio “tecnico-industriale”, in pratica quello che finora ha messo a disposizione il suo know-how assicurativo. E si capisce, visto che il Gruppo Gpa da una parte fa capo alla famiglia Occhipinti, che proprio del brokeraggio assicurativo ha fatto il suo core business, dall’altra è riconducibile a UnipolSai e a Vittoria Assicurazioni. Che fare, a questo punto, con il socio destinato a defilarsi? L’interrogativo si va facendo strada per i corridoi di via Po, dove in realtà i problemi in cima all’agenda dovrebbero essere altri: dalla disoccupazione nel Paese agli annunci di riforme economiche di un governo che sembra infischiarsi del contributo delle sigle, passando per un’operazione di ristrutturazione a cui il sindacato sta lavorando per superare alcune difficoltà economiche.

 

Il giocattolino

Manifestazione Cgil, Cisl, Uil per gli esodatiMarte, pur in anni di crisi molto grave, è riuscita a portare in dote un bel po’ di “soldini”, considerando che è attiva dal 2007. L’ultimo bilancio disponibile, chiuso il 31 dicembre 2012, parla di un fatturato di quasi 2 milioni di euro, praticamente raddoppiati rispetto agli 1,1 milioni dell’anno precedente. Ed è anche lievemente cresciuto l’utile attestandosi a 116 mila euro. In più, in cassa, la società dispone di una liquidità di 500 mila euro. Insomma, pare proprio aver tenuto egregiamente botta alla tempesta finanziaria. Ma cosa fa, esattamente, Marte? In sostanza vende polizze agli iscritti al sindacato attraverso due canali distributivi: quello dei Caf e quello della Federazione nazionale pensionati. Il trend di mercato, si apprende dall’ultima relazione sulla gestione, si è confermato sui valori dell’anno precedente, con circa mille polizze vendute al mese. Tutto questo, dice la Cisl, serve essenzialmente per proporre prodotti assicurativi agevolati agli iscritti. Di certo, però, la Marte è una società di capitali che fattura soldi e che potrebbe concretamente mettere a disposizione di via Po la distribuzione degli utili. Tutto lecito, per carità, ma in passato qualche mugugno interno al sindacato c’è stato.

Il piano

Adesso c’è da capire cosa fare in futuro. Sergio Betti, presidente di Marte è già segretario confederale della Cisl, non sembra avere dubbi. “La società continua tranquillamente ad andare avanti”, ha detto a La Notizia, spiegando che ora davanti c’è un’alternativa. “Non appena si capiranno gli esiti della liquidazione”, ha aggiunto, “la Cisl avrà trenta giorni di tempo per esercitare la prelazione sulla quota ora detenuta dal Gruppo Gpa. Se l’operazione sarà ritenuta conveniente allora si farà, altrimenti si potrà aprire a un altro socio”. Lo scenario, quindi, potrebbe anche vedere una Cisl con non soltanto lascia il business assicurativo, ma addirittura raddoppia diventando azionista unico di una società di brokeraggio. Una prospettiva che sembrerebbe trascurare, però, le polemiche seguite alle numerose società di capitali in cui è coinvolta la Cisl (vedi La Notizia del 12 marzo 2013). Tra l’altro Betti oggi siede anche nella deputazione generale della fondazione Mps. Posizione che potrebbe essere imbarazzante, soprattutto nel caso in cui la Cisl dovesse scegliere un nuovo socio per Marte. Betti, però, non si scompone, dicendo che siede in un organo della fondazione “che dà solo un indirizzo politico”. Eppure la Cisl con Mps ha molto a che fare. Dall’elenco delle convenzioni del sindacato a livello territoriale, per esempio, viene fuori che in alcune città gli iscritti posso fruire di conti correnti Mps a prezzo agevolato e a spese ridotte.

di Stefano Sansonetti

Twitter:@SSansonetti

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