Il presidente di ULIAS Sebastiano Spada scrive al presidente dello SNA Claudio Demozzi per segnalare alcuni gravi episodi dove gli agenti generali chiedevo una riduzione della aliquote provvigionali ai propri collaboratori, cosi da contribuire a sostenere l’agenzia per la perdita economica subita a causa del COVID-19, fortunatamente in questo momento sono rimasti solo tentativi.
Ma per ULIAS è un atto grave che deve essere condannato ed isolato, in questo momento le due figure lavorative hanno bisogno rafforzare le sinergie e non certo di episodi che possono contribuire ad aumentare le distanze.
Spett.le SNA
alla c.a. del Presidente
Claudio Demozzi
Gentilissimo Presidente Claudio Demozzi,
In questo momento così difficile per l’Italia, Le scrivo in nome e per conto di ULIAS, il sindacato degli intermediari assicurativi, che lei ben conosce, per porre l’attenzione, Sua e del sindacato che lei rappresenta, lo SNA, su alcuni episodi poco piacevoli che vanno a minare il rapporto Agenti-Collaboratori.
Tenendo conto che a causa dell’emergenza per limitare il contagio del COVID-19 e della limitazione della circolazione del pubblico, tutti noi operatori del settore assicurativo, avremo minori incassi, pur mantenendo gli stessi costi.
Ci sono stati segnalati vari episodi, che riguardano il comportamento di alcuni agenti generali nei confronti dei propri collaboratori, ed in particolare la assurda richiesta di rinunciare, a favore dell’Agenzia Generale, ad una parte delle proprie aliquote provvigionali previste dal mandato di collaborazione.
Nel precisare che gli iscritti di sezione E sono più esposti al contagio del COVID-19, proprio perché più di altri vivono del contatto con la clientela, gli stessi, con forte senso di responsabilità verso i clienti e il sistema tutto, facendo tesoro della circolare del Ministero della Salute, hanno continuato ad avere gli uffici aperti per continuare a dare lo stesso eccellente servizio di sempre ai propri clienti. Ciò nonostante, anche loro subiranno un forte calo di redditività.
La presente, quindi, per chiederLe di isolare gli atti di sciacallaggio che possono essere intrapresi in questo momento delicato e difficile e di sollecitare gli stessi Agenti a rendere partecipi i propri Collaboratori, iniziative che arriveranno, da parte delle compagnie, a sostegno della rete di distribuzione.
ConfermandoLe la mia disponibilità per eventuali azioni congiunte, affichè il principio di mutualità che le compagnie di assicurazione hanno nel proprio DNA sia messo a disposizione della rete di distribuzione, per superare questo momento cosi particolare, senza lasciare i più deboli indietro, ad oggi i 177 mila iscritti di sezione E.
Certo di un suo cortese riscontro, voglia gradire cordiali saluti.
Roma, 17/03/2020