Il Ministero ha raccolto le osservazioni dell’organizzazione di rappresentanza degli intermediari in Sezione E, ma intende proseguire l’iter tracciato con il secondo
documento di lavoro, nel quale non è prevista una suddvisione nella quale sia ricompresa l’attuale sezione E del RUI attuale
Come anticipato settimana scorsa, si è tenuto ieri al Ministero dello Sviluppo Economico l’incontro tra la delegazione ULIAS (Unione Liberi Intermediari di Assicurazione per il Sud Sezione E) e lo staff del Ministero, guidato da Massimo Greco.
L’associazione ha ribadito quanto già indicato nella lettera inviata al MISE lo scorso 2 aprile, all’epoca del primo documento di lavoro finalizzato alla disciplina del nuovo organismo degli intermediari assicurativi e riassicurativi (ORIA) che andrà a sostituire l’attuale RUI IVASS.
ULIAS ha inoltre evidenziato come il ruolo dell’intermediario della sezione E sia ancora “privilegiato e centrale” nei confronti del consumatore, presente capillarmente su tutto il territorio e con un livello di professionalità che lo rende figura di riferimento dei clienti per i vari bisogni assicurativi, “soprattutto in un momento di grande crisi economica come l’attuale“, contrassegnato anche dell’avvento delle compagnie dirette, via telefono e/o internet. L’associazione ricerca quindi dall’ORIA “il riconoscimento e la dignità professionale” che la qualità del lavoro svolto riconosce agli intermediari dell’attuale Sezione E (composta da circa 175mila iscritti).
Il MISE ha raccolto le osservazioni dell’associazione, facendo presente che la traccia di discussione proseguira attraverso l’iter tracciato dal secondo documento di lavoro del 15 maggio scorso, nel quale non era ancora prevista una distinzione tra gli intermediari che ricomprenda anche l’attuale Sezione E del RUI. ULIAS proseguirà quindi nel portare le proprie ragioni in tutte le sedi istituzionali, “forti anche del sostegno di centinaia di nuovi intermediari che da giorni inviano all’associazione messaggi nei quali convidono e sostengono il nostro pensiero sull’ORIA“.