22 giugno 2016 – Un emendamento al ddl Concorrenza propone l’installazione su tutte le auto private. Ma c’è chi non ci sta Una scatola nera a bordo che, come sugli aerei, registra tutto ciò che accade:
è questa la proposta contenuta in un emendamento al ddl Concorrenza presentato in Senato dai relatori Salvatore Tomaselli (Pd) e Luigi Marino (Pd).
Il Governo Renzi, infatti, starebbe pensando di renderne obbligatoria l’installazione al fine di diminuire le frodi assicurative. La scatola nera già oggi è molto diffusa in Italia, grazie agli sconti che molte compagnie assicurative propongono ai loro clienti se scelgono di installarla a bordo della propria automobile.
Secondo l’emendamento, i primi veicoli a esserne dotati sarebbero quelli pubblici. Successivamente toccherebbe anche alle automobili private.
C’è però ci solleva qualche dubbio, nonostante l’emendamento presentato dai senatori Tomaselli e Marino esprima chiaramente che l’obbligatorietà del dispositivo debba entrare in vigore «senza maggiori oneri per i cittadini», dunque interamente a carico dell’assicurazione.
Come il presidente del Codacons Carlo Rienzi, per il quale si tratta di una «promessa “da marinaio”. L’installazione e la manutenzione ordinaria e straordinaria di una scatola nera su una automobile privata, così come la gestione dei dati e i necessari cambiamenti che vedranno coinvolte l’industria automobilistica e le imprese assicurative, avranno dei costi enormi. Anche qualora la norma preveda che non siano i cittadini a farsi carico di tale spese, i maggiori costi saranno inevitabilmente traslati sugli utenti finali, attraverso incrementi di tariffe e prezzi».
Per Rienzi la scatola nera «deve rimanere una scelta su base volontaria anche perché, in caso contrario, gli aggravi di spesa per la collettività risulteranno superiori ai benefici».