L’INDENNITA DI FINE RAPPORTO: E’ DOVUTA AI SUBAGENTI?

Carissimi colleghi intermediari iscritti in sezione E,

Nel lontano Dicembre 2012 abbiamo pubblicato un primo articolo che richiamava l’annosa questione del Trattamento di fine mandato per i sub-agenti.

Tuttavia considerata l’importanza dell’argomento è opportuno fare delle premesse: la base di partenza è sempre il mandato di collaborazione,  sottoscritto tra l’iscritto in sezione A e l’iscritto in sezione E.

È doveroso inoltre sfatare alcune leggende metropolitane, tra cui il fatto che non esiste un mandato nazionale per i sub-agenti, cosí come non esiste un mandato visionato e/o autorizzato da IVASS,  ma esistono innumerevoli tipologie di mandati o lettere di incarico. Inoltre, può succedere che incontriamo un  sub- agente con più mandati, tutti diversi tra loro, perché sottoscritti in periodi diversi, ma con clausole vessatorie, soprattutto quando si parala di TFR, sempre che sia menzionato!

E ancora, durante la ns esperienza abbiamo visto spesso sub-agenti con mandato di Produttore di III o IV livello, estrapolati dal contratto collettivo di matrice corporativa, stipulato il 25.5.1939 tra la Federazione Nazionale Fascista degli agenti di assicurazione e la Federazione Nazionale Fascista dei lavoratori delle aziende di assicurazione. Tale contratto collettivo fu pubblicato per estratto sulla G.U. del 12.12.1939.

Spesso la giurisprudenza paragona l’attività di Produttore Assicurativo ad una “Attività Occasionale”  e quindi senza  l’ Obbligo di Iscrizione alla Gestione Commercianti , o al Versamento dei Contributi e del relativo Trattamento di Fine Rapporto .

Ma é corretto precisare che l’attività occasionale segue delle caratteristiche bene definite, il soggetto è senza attribuzione di una partita IVA, solitamente non ha obbligo di produzione, i compensi sono inferiori ai 5.000,00 euro netti in un anno solare.

Oggi, a distanza di 10 anni, alla luce di studi e interrogazioni, possiamo affermare che al sub- agente di assicurazione spetta l’indennità di fine mandato, quale compenso per il lavoro svolta .

Sicuramente é ancora un percorso ad ostacoli, perché non tutti riconoscono la validità del lavoro svolto, ma se oggi un collega intermediario in sezione E ha potuto fare richiesta di un TFR il cui importo  supera i € 300.000,00 è perché in ULIAS ha trovato una associazione di categoria che lo sta supportando  con l’aiuto di legali e tecnici specializzati nel settore.

Abbiamo assistito molti colleghi  che hanno già avuto  esito positivo con le loro trattative e con il pagamento della indennità fine rapporto, altri sono in divenire,  altri ancora sono nelle aule di tribunale per far valere i propri diritti.

Una domanda mi sorge spontanea:

noi iscritti di sezione E, che nel DNA abbiamo condizioni di polizze, e nel sangue  clausole e garanzie, che abbiamo a cuore il benessere dei ns clienti,

Perché  sottoscriviamo un mandato senza averlo letto ? E fatto ciò, Secondo voi, è possibile chiedere di avere riconosciuti dopo i nostri DIRITTI quando prima con una firma abbiamo compromesso FUTURO e DIRITTI ?

Negli ultimi anni abbiamo avuto modo di constatare che gli intermediari di sezione E stanno acquisendo maggior consapevolezza del loro valore e dell’importanza del ruolo che ricoprono all’interno del sistema.

Affiancati dal sindacato, in un percorso di crescita professionale, i mandati proposti diventano oggetto di trattiva e modifica, per un rapporto di collaborazione equo tra due figure professionali, che mirano a condividere la stessa strada per un proficuo numero di anni.

La Campagna di adesione di ULIAS 2023 sarà :

“ Un diritto non è ciò che qualcuno ti concede : è ciò che nessuno può togliere “

Cit. William Ramsey Clark   

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