Le Assicurazioni di Roma non potranno salire sul taxi

I soci, riuniti in assemblea lo scorso gennaio, avevano dato la cosa per fatta. L’intenzione dei partecipanti a La Mutua Assicuratrice AdiR, ovvero le Assicurazioni di Roma nate nel 1971 su iniziativa del Comune di Roma e delle grandi aziende municipalizzate (Acea, Ama, Atac e Stefer), era di estendere l’attività assicurativa anche alla copertura di taxi e alle vetture che effettuano noleggio con conducente (Ncc). Un mercato molto importante per la capitale su cui le Assicurazioni di Roma, guidate da Luigi Alker, erano pronte a lanciarsi.

Ma l’Ivass, l’istituto di controllo del settore, ha frenato, almeno per ora, le loro ambizioni, respingendo le modifiche statutarie che allargavano l’attività della compagnia. Alla base della decisione c’erano dubbi «con riferimento alle valutazioni effettuate sul rischio di alterazione del carattere mutualistico proprio dell’impresa», si legge nel provvedimento dell’autorità, oltre che del relativo «impatto sulle condizioni di equilibrio economico, finanziario e patrimoniale » della compagnia.

 

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