Fast track claims: gestione dei sinistri velocizzata. Questa è la traduzione letterale di un’espressione ormai nota al mondo delle assicurazioni. Ma di cosa si tratta, in realtà?
Gestire un sinistro in maniera veloce significa eliminare tutti quegli “step” che fanno sprecare tempo e denaro alle compagnie e agli assicurati. E’ la più moderna e recente tecnologia che lo consente. Attraverso l’uso di applicazioni facili da usare e installabili sugli smartphone di chiunque, la gestione del sinistro consente un’ottimizzazione dei tempi ed un risparmio dei costi senza precedenti.
A onor del vero, di fast track claims si iniziò a parlare verso la fine del decennio scorso. Erano gli anni 2008-2009 e la necessità di una gestione dei sinistri più rapida era già uno dei temi caldi nei corridoi delle compagnie di assicurazione. Ma mancavano le soluzioni tecnologiche, tant’è che si è dovuto aspettare ancora qualche anno, prima che le ormai famigerate APP non solo rendessero le procedure più facili e più semplici da seguire, ma coinvolgessero anche l’utente finale in quel processo di interazione con le compagnie, noto sotto il nome di “user experience”.
Di fatto, il fast track claims e gli strumenti digitali che esso comporta, ovvero le APP, offrono alle assicurazioni l’opportunità di interfacciarsi in modo ottimale con i loro clienti nel momento del bisogno. E questo non può che avere un impatto rilevante sugli obiettivi di quella “customer satisfaction” di cui tanto si parla, ma per la quale poco si fa. Perchè se è vero che oltreoceano gli strumenti tecnologicamente all’avanguardia per la gestione del sinistro rappresentano ormai la quotidianità, in Italia siamo ancora a metà strada.
Ed è in questa fase del percorso che si pone General Expert. Con eClaim, la piattaforma video pensata per aumentare l’autonomia dei clienti e nata per velocizzare e semplificare il processo gestionale dei sinistri, soprattutto quelli di media entità, che solitamente rappresentano il 75% del volume complessivo. Questo “tool” altamente tecnologico, non solo supporta in maniera precisa la raccolta di informazioni sotto forma di immagini e video fornite dall’utente finale in tempo reale, ma assicura la correttezza delle informazioni stesse trasmesse dagli assicurati, attraverso la geolocalizzazione e strumenti similari.
Numeri alla mano, attraverso questo nuovo modo di gestire un sinistro, le compagnie dimezzano i costi. Negli Stati Uniti, invece di impegnare esperti qualificati per redigere una perizia, i liquidatori si avvalgono dei dati (immagini e video in primis) forniti da figure meno qualificate per quantificare i danni. Li chiamano «ispettori low cost» ed hanno il compito di recuperare tutte le informazioni relative all’impatto, per poi trasmetterle ai liquidatori che, in qualità di esperti, possono procedere con tutte le stime del caso.
Va infine sottolineato che, se in Italia siamo agli albori di questa tanto decantata fase di digitalizzazione, dall’altra parte del mondo gli strumenti all’avanguardia si stanno sempre più prestando anche alla gestione dei sinistri più complessi. La ragione risiede nel fatto che la tecnologia moderna offre ormai l’opportunità di verificare tutte le informazioni, di minimizzare il rischio di una rappresentazione errata del fatto, di imprecisioni e di frodi.
In Italia, non ci resta che accelerare il passo.