ROMA
Le imprese che utilizzano carrelli elevatori per carico e scarico di merci fuori dai loro piazzali sono fuori legge. Lo ha chiarito, a sorpresa, la Motorizzazione, con la circolare n. 4041/Segr/DGT del
24 aprile scorso, di cui si è avuta notizia soltanto in questi giorni. Ciò potrebbe anche avere ripercussioni nella determinazione di responsabilità e risarcimenti relativi a incidenti (anche sul lavoro)
avvenuti negli anni scorsi.
Infatti, la circolare del 24 aprile si esprime su una realtà che dovrebbe essere acquisita dal 2008, ma che in realtà finora è stata sostanzialmente ignorata.
Tutto nasce con la legge 39/82, con cui 31 anni fa veniva ammessa la circolazione saltuaria su strade aperte al traffico anche per le macchine operatrici non immatricolate. Il decreto ministeriale del 28 dicembre 1989 dava attuazione a tale previsione, fissando le cautele da adottare affinché anche questi veicoli potessero essere utilizzati su strade aperte al traffico. Poi però la legge 39/82 è stata superata dal Dl 112/08, che di fatto avrebbe reso necessario un nuovo Dm. In mancanza di esso, secondo la Motorizzazione, quello del 28 dicembre 1989 è da ritenersi anch’esso superato e quindi non più applicabile.
Il risultato finale è che si applicano le regole generali del Codice della strada. In particolare, c’è il comma 2 dell’articolo 114, che per la circolazione su strada delle macchine operatrici prescrive l’obbligo di immatricolazione, senza distinguere o prevedere eccezioni.
La circolazione senza targa non è un fenomeno raro: basta pensare a cosa accade nei depositi e nei magazzini in cui il carico e lo scarico delle merci avvengono da o verso autocarri parcheggiati in aree aperte al traffico. Peraltro, durante queste operazioni avvengono incidenti, che possono coinvolgere sia gli addetti sia semplici passanti.
Alla luce della circolare del 24 aprile, potrebbero essere riesaminati i sinistri accaduti dal 22 agosto 2008, data di entrata in vigore del Dl 112/08: da quel giorno l’utilizzo dei carrelli non immatricolati non era più permesso, anche se all’epoca non se n’era accorto nessuno.
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