La Festa del lavoro viene celebrata il 1º maggio di ogni anno in molti Paesi del mondo per ricordare l’impegno del movimento sindacale e i traguardi raggiunti dai lavoratori.
La festa ricorda le battaglie operaie, in particolare quelle volte alla conquista di un diritto ben preciso: l’orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore.
La sua origine risale ad una manifestazione organizzata a New York il 5 settembre 1882 dai Knights of Labor, un’associazione fondata nel 1869.
Quest’anno la festa del lavoro ha un sapore amaro per molti lavoratori Italiani a causa del COVID-19 e della chiusura forzata di molte attività e non solo.
Anche tra gli intermediari di sez.E, il cui operato è stato indicato tra i servizi essenziali, cresce il malessere,
cresce la delusione per certi comportamenti, per i mancati aiuti tanto pubblicizzati, promessi dalle compagnie di assicurazioni ma non pervenuti, o che sono arrivati solo a pochi e ristretti.
La delusione e il tradimento, in questo momento cosi difficile, ha minato fortemente la fiducia verso la propria compagnia di assicurazione, tanto da guardare con interesse a realtà dove alle promesse sono seguite i fatti.
ULIAS come unico sindacato per gli iscritti di sezione E sarà sempre vicino agli Intermediari nel rivendicare diritti, dignità ed equità.
Il presidente
Sebastiano Spada