Ulias chiede l’inserimento degli intermediari sez. E nella tabella ministeriale

La categoria rischia di dover operare in regime di esclusiva

Forte preoccupazione è stata espressa dall’associazione rispetto alla mancata previsione della figura professionale dell’intermediario sez. E nella tabella ministeriale delle attività escluse dalla presunzione di irregolarità.

Fatto che – come si legge in una lettera dell’associazione a Giulio Poletti – “rappresenta una minaccia per una intera categoria di liberi professionisti” e sul quale si invoca il già promesso intervento del ministro.

 

“Pur condividendo pienamente l’obiettivo che la legge Fornero si è prefissata per eliminare le false partite Iva – spiega Sebastiano Spada, presidente Ulias – la nostra figura professionale verrebbe seriamente minacciata dall’applicazione della disposizione. Il portafoglio di un intermediario sez. E – spiega – è suddiviso presso diverse agenzie e/o broker con un limitato livello di concentrazione utile a determinare significativi incrementi dei riconoscimenti provvigionali. Per altro verso, la collaborazione con più agenti/broker è essenziale per poter offrire alla clientela un ampio ventaglio di soluzioni. Tale circostanza renderebbe quindi difficilmente praticabile un eventuale diverso inquadramento della nostra figura in regime di esclusiva con un agente o broker”.

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