Cos’è il whistleblowing ?
Whistleblowing è uno strumento che consente ai dipendenti, collaboratore o terze parti (ad esempio i fornitori) di segnalare in modo riservato eventuali illeciti riscontrati durante la propria attività lavorativa.
Il whistleblower è la persona che individua un illecito o un’irregolarità sul luogo di lavoro, durante lo svolgimento delle proprie mansioni e decide di segnalarlo alla società o ente di appartenenza o ad un’autorità che possa agire efficacemente al riguardo.
Cosa può essere segnato ?
1) Illeciti amministrativi, contabili, civili o penali;
2) Condotte illecite rilevanti ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
3) Illeciti che rientrano nell’ambito di applicazione degli atti dell’unione europea o nazionali;
4) Atti od omissioni che ledono gli interessi finanziari dell’unione di cui all’articolo 325 del trattato sul funzionamento dell’unione europea;
5) Atti od omissioni riguardanti il mercato interno.
Il settore assicurativo è destinatario della normativa in quanto rientra tra i settori individuati come sensibili.
Qual’è la procedura per adeguarmi ?
- Dotarsi di specifica procedura per la gestione delle segnalazioni whistleblowing;
- Individuare il gestore del canale di segnalazione, ovvero la persona, o l’ufficio, che si occuperà di ricevere e di gestire le segnalazioni in ambito whistleblowing;
- Istituire un canale interno per le segnalazioni(che può anche essere gestito da terzi)
Quali sono le sanzioni per il mancato adeguamento?
La mancata istituzione di un sistema di whistleblowing comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 50.000€