Unipol, al vaglio l’offerta Ageas Il nodo del prezzo

Laura Galvagni MILANO

Nel documento informativo aggiornato per la maxi fusione a quattro tra Unipol Assicurazioni, Fondiaria Sai, Milano e Premafin, è scritto nero su bianco che il 19 dicembre

scorso sul tavolo della società di Bologna è arrivata un’offerta per gli asset della Milano messi in vendita su indicazione dell’Antitrust. L’aspetto è emerso perché il 24

dicembre scorso Consob ha dato il proprio «giudizio di equivalenza» sul documento mettendo di fatto il sigillo alla maxi integrazione.

A mettere sul piatto la proposta è stata la belga Ageas. L’offerta, a questo punto, come è scritto nel documento passerà al vaglio degli organi competenti. E, stando quanto si apprende in ambienti finanziari, Unipol avrebbe tempo fino al 15 gennaio per stabilire se accettare o meno la proposta. L’aspetto evidentemente dirimente rispetto a ogni valutazione positiva o negativa del passo avanti di Ageas è il prezzo. In più occasioni l’amministratore delegato del gruppo di Bologna, Carlo Cimbri, ha sottolineato di voler vendere gli asset «a un valore congruo». Ed è proprio sulla congruità di questa proposta che si confronteranno i vertici aziendali nelle prossime settimane. Tuttavia già leggendo il documento informativo si ha la percezione che qualche aspetto necessiti di un’analisi approfondita. Non a caso Ugf definisce l’offerta «complessa ed estremamente articolata» e peraltro subordinata «al verificarsi di varie condizioni» nonché rivolta «alle attività assicurative e ad alcuni asset ricompresi nel perimetro oggetto di dismissione». Pare, dunque, che Ageas intenda acquistare l’intero portafoglio premi ma ponendo dei paletti eccessivamente stringenti. A questo punto, toccherà a Unipol valutare il da farsi ma, se dovesse ritenere non congruo il prezzo e quindi rispedire al mittente l’offerta, non verrebbe rispettato il termine del 31 dicembre per la vendita degli asset Milano imposto dall’Antitrust.

L’Agcm a suo tempo aveva disposto che venissero cedute «la totalità delle partecipazioni detenute da Milano Assicurazioni in Liguria Assicurazioni e Liguria Vita e uno o più rami di azienda composti, tra l’altro, dai marchi “Milano Assicurazioni” e “Sasa” e dai compendi aziendali della stessa Milano Assicurazioni aventi ad oggetto la produzione e la distribuzione di prodotti assicurativi». Il tutto con l’obiettivo che il gruppo Unipol trasferisca a terzi «un ammontare di premi pari, al 31 dicembre 2012, a 1,7 miliardi di euro, fermo restando che, a seguito della dismissione, le proprie quote di mercato a livello nazionale e provinciale siano inferiori al 30% in ciascun ramo Danni e Vita sulla base dei dati fonte Ivass».

L’Agcm è stato prontamente informato dell’offerta ricevuta da Unipol. Il tema, a questo punto, è capire che cosa potrebbe succedere nel caso in cui Ugf non accettasse la proposta di Ageas. Di certo è possibile immaginare che si aprirebbe un confronto serrato con l’Antitrust. Più volte l’azienda ha fatto capire di essere al lavoro per rispettare la tempistica disposta dall’Autorità di controllo della concorrenza. È pur vero, però, che Unipol non può svendere i propri asset nel danni. Tanto più ora stante la generale situazione del mercato. Rispetto alle cifre, nelle settimane scorse si era ipotizzato che i premi potessero venir valorizzati in un range compreso tra 0,3-0,5 volte l’ammontare totale.

Infine, tornando a Consob, il giudizio di equivalenza di fatto era l’ultimo tassello chiave per poter dar seguito all’integrazione a quattro. Le nozze, a questo punto, potranno procedere secondo i termini stabiliti. Dalla fusione per incorporazione di Unipol Assicurazioni, Premafin e Milano Assicurazioni in Fondiaria Sai come è noto nascerà UnipolSai. E, al termine dei passaggi previsti, le società che rimarranno quotate in Borsa saranno Ugf e UnipolSai.

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