RICCIONE – Un caso di ingegnosa truffa è quello che hanno dovuto affrontare, nella giornata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Riccione. Tutto ha avuto inizio con una chiamata al 112” da parte del responsabile dell’agenzia assicurativa “Generali” in via Cervino di Riccione con la quale l’uomo lamentava la presenza di un strano soggetto, di origine campana, che voleva stipulare un’assicurazione per autovetture.
I carabinieri hanno bloccato lui e i parenti che lo aspettavano in macchia, scoprendo che l’uomo, un 32enne di Torre del Greco, in pochi mesi aveva compiuto tre truffe ai danni di altrettante assicurazioni. Una di Santarcangelo e due di Rimini.
Il trucco era sempre lo stesso: l’uomo stipulava le assicurazioni per autoveicoli, valevoli per un anno, pagando con un assegno il cui conto corrente di riferimento risultava intestato ad un parente. Nel momento in cui il personale dell’agenzia si recava in banca per incassare l’assegno, quest’ultimo risultava scoperto o, a volte, veniva bloccato dal parente stesso che denunciava la non paternità dell’assegno. Nel frattempo, la polizza assicurativa veniva ceduta a terzi in cambio di denaro e, a volte, venivano addirittura simulati sinistri stradali.
La scrupolosa attività d’indagine ha permesso dunque di ricostruire l’attività delittuosa e di denunciare l’uomo per truffa; quando i militari hanno proceduto alla contestazione dell’illecito penale il truffatore, però, si è difeso così: “Che devo fare, devo pur campà”.