La riforma previdenziale in vigore da quest’anno mostra, certamente, di poter garantire un impatto più che positivo sull’andamento della spesa per le pensioni.
Le previsioni della Ragioneria dello Stato confermano non solo che ci saranno risparmi consistenti, ma che questi risparmi cresceranno dallo 0,2% del Pil del 2012 fino all’1,5% del 2020 e si attesteranno poi, almeno fino al 2040, sullo 0,4 per cento. Non c’è dubbio, quindi, che il mix di interventi messi in campo dalla riforma Fornero – per sommi capi: la soppressione delle pensioni di anzianità; l’estensione del calcolo contributivo; l’adeguamento alla speranza di vita dei requisiti anagrafici e contributivi di accesso alla pensione; l’equiparazione a regime dell’età di pensionamento delle donne del settore privato a quella degli uomini e delle donne del pubblico impiego – produca effetti importanti e positivi, almeno sul versante della sostenibilità del sistema.
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