Cari colleghi intermediari di sez. E,
in questi mesi, il servizio per valutazione dei nuovi mandati di collaborazione, o di mandati già sottoscritti, disponibile per gli aderenti a ULIAS, ha visto un significativo aumento di richieste.
Da un’analisi di questi dati, stiamo registrando una serie di casi che destano un preoccupante allarme.
Abbiamo anche notato che alcuni intermediari di sez. E, vengono chiamati dai propri agenti per sostituire il mandato in corso, con uno nuovo.
A tal fine mi è d’obbligo portare alla vs attenzione alcune regole basilari di cui tener conto, tra cui il fatto che non esiste un mandato nazionale, né un mandato tipo, né un contratto collettivo nazionale di lavoro tra Sez. E – Sez. A, nè tantomeno un mandato vistato da IVASS, come qualcuno ha osato asserire.
E’ giusto che sappiate che spesso, all’interno di questi nuovi mandati, abbiamo notato diverse clausole vessatorie, e in latri casi punti affermati in un articolo e smentite in quello successivo, inserite appositamente per ostacolare l’intermediario di sez. E nel momento in cui il rapporto di collaborazione si conclude. L’obiettivo legato alla sottoscrizione di un nuovo mandato è quello di sterilizzare le tante vittore che alcuni iscritti di sez. E hanno ottenuto nelle aule di tribunali con il sostegno di ULIAS.
Quindi non c’è motivo, non abbiamo alcun obbligo a sostituire il mandato in essere, anche se NON eccellente, con un mandato peggiorativo; inoltre vi ricordo che non c’è motivo di rinegoziare le condizioni di lavoro in modo unilaterale, già pattuite nella sottoscrizione del mandato di collaborazione.
Mi permetto di ricordarvi, inoltre, che sottoscrivere un mandato di collaborazione senza averlo letto, senza aver avuto il parere del sindacato, equivale a mettere una ipoteca sul futuro economico, non solo dell’intermediario, ma anche dei propri cari famigliari.
Detto ciò, laddove dovessero accadere situazioni simili, sarebbe opportuno sottoporre ad ULIAS tale mandato, cosicchè potremo darvi assistenza e delle indicazioni personalizzate sui singoli casi e sulle singole trattative. Potrete poi sottoporre le modifiche all’agente e sarete così in grado di trattare per ottenere un rapporto equilibrato tra le parti.
Purtroppo devo ricordarvi che ci sono stati Agenti che hanno chiesto ai propri collaboratori di rinunciare a parte delle loro provvigioni a favore delle agenzie. Vi ricordate che Ulias ha denunciato questa incresciosa vicenda, che è venuta alla luce in periodo di pandemia?
Però Mi piacere ricordare anche, che proprio durate il lockdown ci sono state compagnie, poche in verità, e alcuni gruppi agenti, che hanno sostenuto i propri collaboratori.
E forse costoro hanno capito che la sez. E con i suoi 184 mila iscritti, sono una risorsa importante per il sistema assicurativo in Italia.
Cari colleghi, Vi esorto pertanto a stare attenti quando attiviamo una nuova collaborazione, a tener conto anche di questo aspetto, perché nel momento di emergenza, siamo stati noi intermediari di sez.E, a contatto diretto col pubblico, manetendo un servzio di qualità .
Il presidente
Sebastiano Spada