L’Isvap valuta il commissario per Fonsai

VITTORIA PULEDDA

MILANO

— Il day after il fallimento di Sinergia-Imco si consuma tra incredulità e nuove docce fredde in capo al gruppo legato ai Ligresti.

A partire dal complicato e brusco incontro che i vertici di Fonsai hanno avuto con l’Isvap: a quanto pare l’authority ha chiesto conto delle misure già prese o che la compagnia intende prendere dopo l’esposto di Amber sulle tante operazioni con parti correlate. Gli uffici dell’istituto di vigilanza chiedono – alla luce delle irregolarità – come l’assicurazione voglia porre rimedio e/o bloccare gli effetti negativi dei contratti che hanno fatto transitare fiumi di denaro fuori dalle compagnie operative. Secondo le ricostruzioni circolate in serata, il clima è stato tutt’altro che rilassato e anzi l’Isvap avrebbe posto un termine piuttosto ristretto, un paio di settimane, per avere risposte. Nulla si sa in cosa potrebbero consistere i “rimedi” e soprattutto quali verranno ritenuti idonei dall’istituto di vigilanza. Non è escluso che sul tavolo possa esserci anche l’ipotesi di inviare un commissario, dopo le ispezioni già effettuate nella seconda parte del 2011.

 

Del resto, la stessa magistratura a quanto si apprende si appresta ad analizzare tutte le operazioni portate avanti in questi anni dalle due holding private della famiglia Ligresti per accertare, in particolare, quanti soldi siano entrati e usciti dalle casse delle società, e in che modo. Al momento non è stato aperto un fascicolo autonomo per bancarotta, ma il Pm di Milano, Luigi Orsi, potrebbe indagare nell’ambito della richiesta di fallimento. Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti ci sono una serie di operazioni immobiliari con parti correlate: negli ultimi tre anni infatti nelle casse delle società a capo della galassia Ligresti sono entrati quasi 600 milioni proprio grazie a operazioni con Milano e Fonsai. Secondo alcune fonti investigative poi, anche l’operazione Unipol-Fonsai in corso non potrà non tenere conto del fallimento delle due holding. Di sicuro, visto che Sinergia detiene il 20% di Premafin, controllante di Fonsai, spetterà ora ai curatori fallimentari gestire quel pacchetto azionario e prendere le opportune decisioni.

Nel frattempo, ieri si è tenuto un affollato vertice in Mediobanca, tra i banchieri d’affari coinvolti nel consorzio di garanzia del doppio aumento di capitale, da complessivi 2,2 miliardi, di Unipol e di Fonsai. Al vertice milanese hanno partecipato anche Carlo Cimbri, amministratore delegato di Unipol, e Gian Luca Santi, capo della pianificazione strategica del gruppo bolognese, mentre in mattinata era stato visto Salvatore Ligresti, che ha avuto un incontro separato con i top manager di Piazzetta Cuccia. Tra le otto banche che stanno lavorando all’operazione è diffuso un certo scetticismo sul fatto che gli aumenti di capitale, che richiederanno un’intensa azione di marketing visto che la loro dimensione è di gran lunga superiore alla capitalizzazione delle due compagnie Fonsai, possano partire già a luglio. Il che significa, tra l’altro, che per scrivere i prospetti si dovranno ragionevolmente usare i dati della semestrale e non il bilancio annuale 2011. Novità in arrivo infine sul fronte del rappresentante comune degli azionisti di risparmio Fonsai: nell’assemblea che si svolgerà a fine mese (il 2 luglio in seconda convocazione) verrà proposta la nomina di Dario Trevisan.

Fonte

Condividi questo contenuto sulla piattaforma che preferisci.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram
WhatsApp
Email
Stampa

Accedi con le tue credenziali

 per usufruire di tutti i servizi riservati agli associati U.L.I.A.S.

Nel caso non fossi ancora registrato, puoi richiedere adesso l’accesso che verrà validato dopo il versamento della quota associativa.