Ligresti-Unipol, braccio di ferro sui concambi

Giornate dense di trattative, tra advisor e manager, per limare il limabile e arrivare ad una definizione dei concambi all’interno della Grande Unipol accettabile da tutti. Non è un lavoro semplice né l’unico ostacolo da superare, nelle prossime settimane. Ma le parti in causa nutrono qualche speranza di poter chiudere entro l’assemblea di approvazione dell’aumento di capitale di Premafin, fissata in prima convocazione per il 17 maggio.

 

Fonti vicine al dossier — raccolte dalle agenzie di stampa — sottolineano la necessità di «accelerare per rispettare i tempi dell’operazione » precisando che i contatti sono già ripresi a livello di “sherpa” dopo il via libera a trattare avuto giovedì scorso dall’Antitrust.

 

Il Comitato indipendenti di Fonsai, passaggio imprescindibile e determinante nel varare l’operazione con parti correlate,ha già avuto una riunione e tornerà a vedersi domani. Attualmente la formazione è a cinque, dopo le dimissioni di Marco Reboa e l’ingresso di Salvatore Bragantini: nel Regolamento delle operazioni tra parti correlate peraltro non è indicato che tipo di maggioranza sia richiesta per le decisioni (dovrebbe scattare quella semplice, dunque). Indiscrezioni di stampa parlano di un possibile accordo tra le parti vicino al 61-62%: di sicuro la prima richiesta di Unipol era stata del 66,7% (la maggioranza che blinda anche le assemblee straordinarie) mentre poco prima dello stop dell’Antitrust sembra ci fosse la disponibilità di Unipol a scendere al 64%. Tuttavia gli indipendenti hanno margini in qualche misura indicati dalle stime degli advisor di Fonsai, che vanno dal 50 al 60%: difficilmente potranno discostarsi tanto da quelle indicazioni.

Oggi comunque si riunirà il consiglio della Milano, per approvare la trimestrale e ripristinare il cda decimato dalle dimissioni per doppi incarichi (sono andati via in sette, presidente compreso) mentre ieri si è tenuto il cda Premafin, che oltre a fare il punto sullo stato dell’arte (e prendere atto con soddisfazione della decisione del-l’Antitrust) ha cooptato Samanta Librio in sostituzione del consigliere indipendente Oscar Pistolesi, che si è dimesso

qualche giorno fa. Sul fronte giudiziario, intanto, la Procura di Milano ha avviato una rogatoria per sentire a verbale in Svizzera Niccolò Lucchini, l’uomo che secondo le indagini sul gruppo Ligresti potrebbe aver svolto il ruolo di “intermediario” nell’acquisto del 20% di Premafin in capo a due trust esteri. Un passo che potrebbe chiarire se tali quote, recentemente sequestrate dal Gip su richiesta del pm Luigi Orsi, siano o meno riconducibili allo stesso Salvatore Ligresti (nell’inchiesta indagato per aggiotaggio e ostacolo all’attività degli organi di vigilanza).

Domani invece si terrà una riunione tecnica delle banche creditrici di Premafin sulla ristrutturazione del debito della holding, mentre giovedì ci sarà il cda di Fonsai. Ma all’ordine del giorno dovrebbero esserci solo i conti dei primi tre mesi, niente sui concambi. Qualcuno ipotizza che mercoledì della prossima settimana (cioè il giorno prima dell’assemblea Premafin) ci sia un nuovo cda Fonsai, forse quello definitivo. Nel frattempo, potrebbe essere arrivato il parere Consob sull’esenzione dall’Opa, che verosimilmente giungerà dopo l’assemblea annuale della Commissione, il 14 maggio.

Fonte

di VITTORIA PULEDDA

Condividi questo contenuto sulla piattaforma che preferisci.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram
WhatsApp
Email
Stampa

Accedi con le tue credenziali

 per usufruire di tutti i servizi riservati agli associati U.L.I.A.S.

Nel caso non fossi ancora registrato, puoi richiedere adesso l’accesso che verrà validato dopo il versamento della quota associativa.