Fonsai, Consob contesta i conti

MILANO — La Consob chiede chiarimenti a Fonsai sul bilancio 2011.

La commissione guidata da Giuseppe Vegas, con una lettera inviata ieri alla compagnia, ha mosso rilievi sulla conformità ai principi contabili internazionali Ias di poste in bilancio per 517 milioni relative alle riserve tecniche Rc auto, 203 dei quali riferiti alla Milano, che farebbero riferimento agli esercizi precedenti. Secondo fonti vicine alla compagnia, si tratterebbe però di questioni interpretative che non avrebbero comunque alcun impatto sul patrimonio netto o sull’indice di solvibilità. La notizia, è stata anticipata dal sito «Linkiesta» e confermata dalla commissione: a questo punto Fonsai ha 10 giorni per rispondere, poi la Consob dovrebbe valutare rapidamente le considerazioni della compagnia. Al termine dell’iter si aprono diverse possibilità: se la Consob non è soddisfatta delle spiegazioni fornite dalla società sugli accantonamenti contestati potrebbe emettere un giudizio di non conformità (la cosiddetta dissenting opinion) che va comunicato al mercato con un’integrazione di documenti, oppure l’authority può arrivare a impugnare il bilancio. Possibilità che in caso di giudizio di non conformità è anche aperta a soci che abbiano almeno il 5% del capitale. In teoria, se tutto dovesse concludersi con l’annullamento dei conti da parte del tribunale, Fonsai dovrebbe convocare di nuovo l’assemblea per l’approvazione. Così, dopo l’ok di Antitrust e Isvap all’integrazione, Fonsai deve far fronte a questa nuova richiesta sul bilancio approvato a fine aprile e chiuso con una perdita di circa 1 miliardo dopo adeguamenti delle riserve sinistri per circa 800 milioni. Ciò, a parte le conseguenze possibili già descritte, può in teoria rallentare i lavori di preparazione del prospetto informativo relativo all’aumento di capitale da 1,1 miliardi che la compagnia (in relazione a pressanti richieste dell’Isvap sulla ricostruzione del margine di solvibilità) auspicherebbe di far partire in luglio, insieme a quello di Unipol di uguale importo, anche considerati gli andamenti dei titoli. Com’è logico il documento per il mercato dovrà contenere tutte le informazioni relative a quest’ultima richiesta della Consob e all’esito della procedura avviata ieri. È inoltre probabile che della lettera Consob venga data informazione già nell’assemblea-bis chiamata ad approvare l’aumento di capitale in calendario il 27 giugno, sebbene il dossier non sarà senz’altro già chiuso per quella data. Nel frattempo l’authority dovrebbe terminare di esprimersi sulla esenzione dall’Opa chiesta da Unipol. Dopo aver già posto i paletti relativi a Premafin e ridefinito il «salvataggio» in relazione a Fonsai, resta da chiarire se l’esenzione possa essere estesa alla Milano. Oggi infine il gruppo bolognese guidato da Carlo Cimbri presenterà alla comunità finanziaria il progetto di integrazione che prevede la fusione fra Premafin, Fonsai, Milano e Unipol assicurazioni.

 

Sergio Bocconi

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