L’indagine è partita sette mesi fa da Bovolone, in seguito ad una strana anomalia riscontrata dalla polizia municipale: un uomo era provvisto del regolare tagliando assicurativo che però risultava essere non valido“
Finte Rc Auto: chiuse due agenzie, nove persone sono indagate e 350 truffate Un’intensa attività investigativa ha preso piede a Bovolone circa sette mesi fa e ha visto collaborare la polizia municipale del paese, la
stazione locale dei carabinieri e gli ispettori Isvap (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazione).
Il tutto è partito in seguito ad un controllo di routine effettuato dai vigili urbani, i quali hanno riscontrato un’anomalia piuttosto particolare: un guidatore era provvisto del regolare tagliando dell’assicurazione sulla propria auto ma nonostante ciò il veicolo non risultava coperto. È scattato quindi il sequestro del mezzo, come del resto prevede la legge, ma al momento di pagare le spese per la rimozione e la sanzione, si è presentato il brocker assicurativo, che ha saldato per intero il conto del cliente. Inizialmente le forze dell’ordine hanno creduto allora ad un errore in buona fede a cui l’uomo volesse rimediare, se non fosse che l’episodio non è rimasto isolato e che gli stessi carabinieri si sono trovati ad aver a che fare con situazioni del genere. I controlli stradali allora si sono susseguiti, sono stati scoperti nuovi veicoli nelle stesse condizioni e tanto è bastato per far partire le indagini. Dai controlli messi in atto, le forze dell’ordine hanno scoperto che circa 350 persone della zona (anzia, operai, extracomunitari e non solo), che avevano sulla propria auto il tagliando regolare di un’assicurazione che però non risultava attiva: in un caso addirittura un uomo risultava avere due RC Auto, entrambe però non valide. Da questi gli investigatori sono risalti a due agenzie di assicurazione, una di Cerea e una di Casaleone, gestite da una persona a cui era stata revocata la licenza e che infatti sostenteva di offrire solamente una consulenza assicurativa, senza effetuare l’attività di broker. Ma in realtà le cose sarebbero ben diverse.
Secondo quanto emerso, i clienti si recavano nelle due agenzie, che facevano da collante con alcune compagnie assicuratrici telefoniche e on line, proponendo poi loro i migliori preventivi ottenuti via web, dopodiché, una volta ricevuto l’assenso del cliente, partiva il bonifico finché il preventivo era valido. Ma, intascati i soldi dell’ignaro automobilista, il versamento veniva bloccato prima che la compagnia assicuratrice potesse incassarlo e intanto la documentazione era già stata spedita. Il cliente quindi si trovava un’assicurazione valida in mano senza poter immaginare che i suoi soldi nono fossero arrivati a destinazione: le lettere di richiamo infatti arrivavano direttamente all’agenzia e non a chi benenficiava della copertura.
Quindi nell’indagine lanciata dalla polizia municipale, alla quale poi si sono aggiunti carabinieri e ispettori Isvap, sono state chiuse le due agenze mentre 9 persone risultano indagate per associazione ed esercizio abusivo della professione. La vicenda però è solamente all’inizio: nelle 13 perquisizioni eseguite infatti sarebbe stato ritrovato diverso materiale che le forze dell’ordine stanno esaminando, senza contare che altre persone potrebbero essere cadute nell’inganno.
A tal proposito gli uomini dell’Arma, i vigili urbani e gli ispettori, invitano i cittadini a verificare la propria copertura assicurativa e a denunciare eventuali irregolarità: la situazione per gli indagati potrebbe peggiorare nel giro di pochissimo tempo.