Due anni fa Assinews aveva dato notizia dell’archiviazione dell’indagine della Procura di Napoli contro azionisti e dirigenti dell’European Insurance Group, EIG ltd, una società di assicurazioni maltese che aveva
operato in Italia fino al 2010, prevalentemente nel settore automobilistico.
L’allora Presidente del CdA Bruno Lago, insieme ad altri esponenti della società, era stato arrestato in quella che fu definita nel lontano 2010 dall’allora Procuratore Capo Giandomenico Lepore una brillante operazione condotta con l’ausilio della Guardia di Finanza che aveva sgominato una gang di truffatori internazionali ai danni degli ignari automobilisti italiani (la società contava un gran numero di assicurati soprattutto in Campania e nel Mezzogiorno).
Le accuse andavano dall’esercizio abusivo dell’attività assicurativa all’ostacolo all’attività di vigilanza dell’Isvap, con l’aggravante dell’associazione trans-nazionale, accuse subito smontate a distanza di poche settimane dal Tribunale del Riesame. Pochi giorni fa è stata notificata l’ordinanza con cui la Corte di Appello di Napoli ha condannato il Ministro dell’Economia a risarcire Bruno Lago per l’ingiusta detenzione subita, dopo che il mese scorso una analoga decisione era stata presa a favore dell’Avv. Girardi, rappresentante fiscale e sinistri della stessa EIG.
Si chiude così un altro capitolo della storia di questa società finita in liquidazione – con perdita di posti di lavoro in Italia e a Malta, danni erariali per il Fisco italiano e anche per il Fondo Vittime della strada – a causa dell’iniziativa della Procura napoletana e della Guardia di Finanza (Nucleo polizia valutaria), che non ha tenuto in debito conto il quadro normativo dell’Unione europea in materia di supervisione dell’attività di intermediari assicurativi.
Siamo tuttavia lontani dalla conclusione della vicenda EIG perché rimangono aperti vari procedimenti in sede amministrativa e civilistica sia in Italia – davanti al TAR contro la sospensione dell’attività assicurativa di EIG intimata dall’allora ISVAP – che a Malta contro le decisioni di revoca della licenza di EIG da parte dell’Authority maltese (MFSA). Questa si trova ora nella paradossale situazione di dover gestire la liquidazione di EIG avendo agito dietro le pressanti richieste della sua omologa italiana sulla base di accuse della Procura di Napoli rivelatesi poi infondate. Non è un caso che nel 2010 Malta puntava ad uscire dalla cosiddetta “lista grigia” dei Paesi con sistemi fiscali non in linea con la politica dell’UE.
Per limitare i potenziali rischi il Liquidatore maltese di EIG nominato dall’Authority ha citato in sede civile gli ex indagati dalla Procura di Napoli – ma non gli ex amministratori maltesi di EIG tra i quali, Leo Brincat, un ministro del Governo maltese in carica, che sono sempre stati tenuti fuori – mentre la procedura di liquidazione è di fatto congelata con grave pregiudizio per i creditori e gli azionisti della società e per lo stesso ordinamento giuridico-istituzionale della Repubblica di Malta che non ne tutela sufficientemente i diritti.
In questo quadro si inserisce, infine, un altro procedimento iniziato nel 2012 presso la Corte di Valletta dall’ex Presidente di EIG, Lago, contro la società di assicurazione britannica Arch Insurance che rifiuta di riconoscere gli obblighi derivanti da una polizza di responsabilità civile (D&O) stipulata all’epoca da EIG per tutelare il proprio CdA. Dopo tre anni e quindici udienze la Corte di Valletta non si è ancora pronunciata sulla validità della polizza.
La vicenda di EIG è diventata così un “affaire” internazionale che ha arrecato gravi danni ad assicurati e soci della Compagnia che si sono visti espropriati dei propri diritti sulla base di gravi accuse penali poi rilevatesi infondate.