VITTORIA PULEDDA DAL NOSTRO INVIATO BOLOGNA
— Assemblee di bilancio per UnipolSai in vista dell’appuntamento decisivo, che resta quello della fusione. Ieri è stata la volta della Milano assicurazioni e di Fondiaria, oggi toccherà alle due holding, Premafin e Unipol. Il copione dell’ordine del giorno fila via liscio (approvazione del bilancio, nomina del nuovo cda per Milano e per Fonsai, dove per il prossimo triennio è stato confermato Fabio Cerchiai alla presidenza) mentre l’attenzione è tutta proiettata alle prossime mosse, a partire dall’autorizzazione dell’Ivass, l’autorità di vigilanza che ha sostituito l’Isvap.
«L’Ivass ha interrotto i termini deliberativi di 120 giorni, richiedendo alle società una serie di documenti – ha spiegato l’amministratore delegato Carlo Cimbri – che potranno essere consegnati» a partire dell’approvazione dall’assemblea, perché relativi ai «dati definitivi del 2012». L’autorizzazione – ha continuato – dovrebbe arrivare entro l’estate e dunque le assemblee di fusione dovrebbero svolgersi subito dopo: «Entro la fine dell’anno prevediamo di completare il progetto fusione dal punto vista societario », ha detto ancora.
Le novità maggiori riguardano proprio la Milano. Entro l’estate ci sarà la short list dei pretendenti agli 1,7 miliardi di premi che verranno ceduti, su indicazione dell’Antitrust. Premi, reti e agenzie «usciranno dalla società fisicamente nei primi mesi dell’anno prossimo» e con essi verrà ceduta anche una parte del debito, «fra i 100 e i 150 milioni, finanziamenti accesi verso Mediobanca», ha aggiunto ancora.
A quel punto la Milano resterà con un fatturato intorno al miliardo. Se non vorrà partecipare alla fusione (gli azionisti di risparmio non hanno ancora sciolto le riserve) ha detto Cimbri, la Milano stand-alone rischia di essere «la Cenerentola del gruppo» e difficilmente gli azionisti potranno trarre lo stesso valore a loro riconosciuto nell’ambito della fusione ». In ogni caso, «i concambi sono quelli definiti e approvati dai Cda e restano invariati». Concetto questo sottolineato anche nel corso dell’assemblea successiva, quella di Fondiaria. Quando, rispondendo alle domande di Dario Trevisan, rappresentante delle azioni di risparmio di categoria A, ha detto che ormai le domande sui concambi arrivano «un po’ tardino», sottolineando comunque che si è «tenuto conto di tutto », rispondendo alle domande sugli immobili di Fonsai e su Unipol banca, definita «neutra» agli effetti della fusione.
Cimbri tuttavia ha riconosciuto la situazione «bizantina» tra le varie azioni di risparmio: «Sarebbe buona norma razionalizzare, non siamo pregiudizialmente contrari» alla trasformazione delle azioni di risparmio di categoria A in azioni di risparmio di categoria B (come avevano chiesto gli azionisti di tipo A) «se ci saranno le condizioni di interesse per tutti gli azionisti», ha concluso Cimbri.
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