Auto senza assicurazione, che piaga

Maxi operazione della Polizia Stradale: intensificazioni dei controlli della copertura assicurativa sui veicoli circolanti sul territorio nazionale. Su 6.790 veicoli controllati la percentuale dei non assicurati ha raggiunto picchi del 6% con comportamenti più virtuosi al nord e al centro…

Con l’intento di contrastare il diffondersi di false coperture assicurative dei veicoli circolanti, la Polizia Stradale nei giorni scorsi ha infatti concluso una maxi operazione finalizzata al controllo delle assicurazioni che ha portato alla denuncia di 22 persone e al sequestro di 227 veicoli perché circolavano sprovvisti di assicurazione per la responsabilità civile e pertanto privi della possibilità di “risarcire” i danni o le lesioni causati da incidenti stradali. In 16 casi sono state avviate indagini giudiziarie su conducenti denunciati perché hanno presentato assicurazioni false.

Continua dunque senza sosta l’impegno della Polizia Stradale in tutte le regioni d’Italia, tra controlli in tema di autotrasporto, assicurazioni obbligatorie, intestazioni fittizie ed altri delicatissimi temi in materia di sicurezza sulle nostre strade.

Questa specifica attività di contrasto e repressione, coordinata dal Servizio Polizia Stradale, si prefigge di mantenere alta, nella sensibilità collettiva della gente, la percezione di incisività degli organi della Polizia di Stato contro tutti quei comportamenti alla guida dei veicoli considerati particolarmente gravi per la società, come appunto circolare con tagliando assicurativo falso ovvero sprovvisto di assicurazione.

Ricordiamo che chi circola con un veicolo senza assicurazione oltre a dover pagare da € 841,00 a 3.366,00 avrà il mezzo sequestrato. Di più, chi invece circola con documenti assicurativi alterati o contraffatti subirà la confisca del veicolo; chi invece li ha materialmente contraffatti avrà la patente sospesa per un anno.

Spesso l’assicurazione falsa è il presupposto o l’indizio di crimini più gravi: dietro assicurazioni false sovente si nascondono organizzazioni criminali e soprattutto potenziali pirati della strada che dopo aver cagionato un incidente stradale, noncuranti delle conseguenze, fuggono via senza assumersi responsabilità e di più, lasciando la sventurata vittima della strada, senza soccorso e senza la possibilità di un risarcimento patrimoniale diretto. Soltanto dopo un complicato iter procedurale può subentrare il Fondo Vittime della Strada, fondo alimentato in quota parte da ogni conducente assicurato.

L’ottimo risultato dell’operazione è stato possibile anche grazie alla proficua collaborazione con l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (A.N.I.A.), in particolare tra il personale degli Uffici Antifrode e gli operatori della Polizia Stradale per gli approfondimenti e per i riscontri immediati nella specifica banca dati.

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