È necessario che il governo istituisca un tavolo tecnico per sciogliere i tanti nodi ancora aperti in tema di Rc Auto. La richiesta è stata avanzata dagli attuari, riuniti nei giorni scorsi a Roma per il
decimo congresso nazionale, ma pronta ad aggiungersi all’appello è l’Ania, l’associazione che rappresenta le assicurazioni, e anche ai piani alti dell’Ivass, l’istituto di controllo, sembrano ben
disposti a riaprire un confronto. Perché il rischio è che senza sentire il parere dei tecnici, come già avvenuto in passato, i danni superino i vantaggi e i prezzi delle polizze italiane, tra i più alti d’Europa, invece che scendere tornino ad aumentare. Negli ultimi mesi qualche progresso c’è stato: secondo l’Ania, i premi medi sono scesi del 4,5% ma l’impressione è che il calo più che a ragioni strutturali sia dovuto a questioni congiunturali ovvero alla crisi. Con il taglio dei consumi e l’aumento del prezzo della benzina le persone usano meno l’automobile e di conseguenza fanno meno incidenti. Ma ad oggi l’ondata di modifiche legislative che ha travolto il settore Rc Auto specie nell’ultimo anno e mezzo, dalla scatola nera al contrasto delle frodi, dalla libera collaborazione degli intermediari all’abolizione del tacito rinnovo fino alla tariffa biennale, non sembra aver prodotto cambiamenti strutturali di rilievo. «Chiediamo che il governo, a partire dal ministro dello Sviluppo Economico, apra un tavolo allargato con Ivass, Ania, attuari, distributori, consumatori e anche con il ministero della Salute», ha chiesto Giampaolo Crenca, presidente del Consiglio nazionale degli attuari. L’appello è stato condiviso dal direttore auto dell’Ania, Vittorio Verdone, dal direttore generale di Sara, Alessandro Santoliquido, che in Ania è anche presidente della commissione Auto, ed è sembrato utile anche a Marina Mieli, dirigente Ivass. Da definire del resto ci sono partite molto importanti che potrebbero sconvolgere ancora le regole del mercato Rc Auto italiano. A partire proprio dalla scatola nera, introdotta più di un anno fa ma che finora ha prodotto solo una pioggia di ricorsi ai tribunali e che, secondo attuari e imprese, se mal applicata, potrebbe paradossalmente far rincarare le tariffe. Qualche giorno fa il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, aveva ricordato che nelle prossime settimane il governo sarà chiamato a dare applicazione alle novità introdotte dal governo Monti in materia di Rc Auto e i tecnici questa volta vogliono dire la loro. (riproduzione riservata)