Al rallentatore la vendita degli asset di Fonsai

Partenza al rallentatore per la vendita degli asset che Unipol deve cedere per il diktat dell’Antitrust. Secondo fonti mercato Allianz, dopo aver visto le carte, si è chiamata fuori. L’indicazione data in una recente intervista dall’Ad del gruppo in Italia, George Sartorel, che aveva detto che la compagnia guarda tutto ma con rigore di portafoglio, è stata interpretata alla lettera.

L’idea è che 1,8 miliardi di premi la cui vendita è stata imposta ai bolognesi dall’autorità garante della concorrenza per il via libera alla fusione con Fonsai, non siano particolarmente interessanti. Un conto – è il ragionamento che deve aver fatto il colosso tedesco – è comprarsi una società (e nei due pacchetti in vendita ci sono solo la Liguria e Sasa) un altro rilevare agenzie e clienti.

In attesa di capire quali tra i big, anche esteri, punta a giocare sino in fondo la partita, pesa l’incognita del perimetro esatto delle dismissioni. Su questo fronte è attesa una decisione del Tar sul ricorso presentato da Unipol contro il provvedimento con cui l’Antitrust ha imposto la vendita.

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