Agli intermediari di Sez. E
Aderenti a ULIAS
Roma 23/3/2020
Cari Colleghi di Sez. E,
Vi scrivo questa lettera in un momento di emergenza per il CODIV-19.
Il pensiero va a tutti quei colleghi che hanno perso un familiare a causa dell’epidemia e a tutti
coloro che sono ricoverati e che vivono un momento difficile.
Vi siamo vicini.
Ho sempre creduto che il nostro sia il lavoro più bello del mondo, proprio perché giornalmente
lo svolgiamo con passione, con il contatto con la gente, i nostri clienti, grazie al legame di fiducia che si
crea.
A conferma dell’importante ruolo che svolgiamo sul territorio, il Governo ci riconosce e indica i
servizi assicurativi come attività essenziali, al pari delle banche, degli alimentari e delle farmacie.
Una grande responsabilità che è stata assunta con coraggio dai 177 mila intermediari di sez.
E, che decidono di tenere aperti i propri uffici, per continuare ad essere un punto di rifermento per i
propri clienti e mantenendo lo stesso elevato servizio di sempre.
Tutto ciò ci rende orgogliosi del lavoro che facciamo, e ci spinge a non arrenderci e a dare
sempre di più.
Ma Cari Colleghi, purtroppo non è tutto oro quello che luccica, e in questo momento così
difficile e complicato, si sono verificati anche episodi di “sciacallaggio” ai nostri danni da parte di
alcuni agenti generali. Si, proprio da parte di quelle persone che dovrebbero tutelarci, poiché siamo
noi che portiamo redditività alle loro agenzie.
Naturalmente questi atti sono stati subito condannati e resi pubblici, come la richiesta ai
collaboratori di rinunciare ad una parte delle proprie provvigioni, a favore dell’agenzia generale,
perché sia chiaro a tutti la gravità dell’atto.
Proprio per questo, Cari Colleghi, anche se questi episodi destano parecchie preoccupazioni,
non dobbiamo perdere la testa, poiché ULIAS è sempre operativa, e continua a supportare i propri
associati.
Ricordiamoci inoltre che, nonostante l’emergenza, la direttiva sulla distribuzione assicurativa
non è stata sospesa né modificata di una virgola.
Quindi Vi invito caldamente ad attenervi scrupolosamente alle normative vigenti, a non tener
conto di indicazioni diverse che possano arrivarvi, ma a comunicarcele subito, cosicché si possano
denunciare per tempo e bloccarle sul nascere.
Vi ricordo inoltre, che rimanere con l’ufficio aperto al pubblico è una nostra libera scelta, non
abbiamo nessun obbligo di chiusura e ancor meno l’affissione di eventuali cartelli con i numeri della
agenzia generale.
E laddove decidessimo di aprire, nella circolare di ULIAS sono riportati gli obblighi che
dobbiamo rispettare, come indicato dal Ministero della Salute. Stessa cosa per gli Orari, che saranno
modulati rispetto alle indicazioni delle autorità competenti sul territorio, ma possiamo anche
organizzarci per la vendita a distanza.
Sicuramente, Cari Colleghi, il momento attuale è difficile il buon senso e la prudenza devono
essere al primo posto, ma anche il futuro non si presenta facile, e nel ricordarvi con orgoglio il
riconoscimento del nostro ruolo da parte dello Stato, Vi invito con coraggio a continuare a lavorare
con la stessa professionalità di sempre, e sappiate che noi, come ULIAS siamo sempre al vostro
fianco per fornirvi assistenza . Un sincero saluto a voi e ai vs cari.
Il presidente ULIAS
Sebastiano Spada
lettera agli intermediari aderenti a ULIAS