Tariffe triplicate. Per la stessa auto 279 euro a Milano, 714 a Taranto “Alto il numero di furti e incidenti, pessimo lo stato delle strade”
A Milano 279 euro, a Taranto 714 euro. Ecco la differenza tra Nord e Sud. Essere automobilisti nel capoluogo lombardo costa molto meno che sulla costa jonica. Ch
i guida un’utilitaria a Taranto deve pagare tre volte di più. Colpa di truffe, incidenti e strade sconnesse. È la Puglia, insieme con la Campania, la regina delle polizze auto più alte d’Italia. Qui stipulare un’assicurazione per la propria autovettura è un lusso che non tutti possono permettersi. Soprattutto i più giovani neopatentati.
LA QUESTIONE MERIDIONALE
A raccontare le difficoltà economiche degli automobilisti pugliesi sono le cifre. Si parte dal profilo base: uomo, 40 anni, diplomato, al volante di una Ford Focus 1.6 diesel, prima classe di merito, nessun sinistro denunciato negli ultimi 5 anni. Il 40enne se vive a Taranto pagherà 714 euro di Rc auto, la tariffa più alta di tutta la Puglia. Se invece lo stesso conducente si trasferisce a Bari dovrà sborsare qualcosa in meno, circa 640 euro la migliore polizza trovata sul mercato attraverso la stipula online. Sono i dati dell’osservatorio sulle assicurazioni elaborati in un rapporto pubblicato ieri dal gruppo Facile. it. La tariffa più bassa della Puglia si trova a Brindisi, 502 euro. A Foggia, invece, al 40enne alla guida toccherà pagare 684 euro, a Barletta 657 e a Lecce 511. In Puglia, però, sono i più alti d’Italia. Persino guidare nella giungla del traffico romano, ad alta incidentalità per densità di automobili e tamponamenti, costa la metà: nella Capitale il miglior prezzo, per un 40enne con una Ford, è di 375 euro. A Verona si riesce a risparmiare di più fino a 281 euro.
LA PRIMA ASSICURAZIONE
La vera e propria stangata è per i neopatentati alla prima assicurazione. In Puglia, in quasi tutte le città, devono affrontare a soli 19 anni una spesa annua pesante, ben 2.656 euro. Non vale lo stesso per i 19enni milanesi che potranno spendere – tariffa calcolata su una Fiat Punto – 1140 euro o per i fiorentini che se la caveranno con 1466 euro. Il problema dell’enorme differenza Nord-Sud è tutto nelle truffe ben documentate dalle ripetute indagini giudiziarie delle procure pugliesi. Incidenti stradali mai avvenuti, sostituzioni di persona in ospedale, pedoni pronti a fare da testimoni a pagamento. Il meccanismo è ben rodato e coinvolge spesso medici, avvocati, automobilisti.
LE FRODI
“È vero, qui il fenomeno delle frodi è più alto che nel resto d’Italia – ammette l’agente di assicurazioni Pasquale Laera che a Bari gestisce tre agenzie a Japigia, Murat e Libertà – in Puglia abbiamo aree a particolare rischio di truffa, ma quello che può fare un’agenzia non è poco. Se un’agenzia riesce a fare una buona selezione, non assicurando tutti indistintamente, si riesce ad abbassare il rischio truffa. Anche se – ammette l’agente – è capitato che alcuni soggetti ci minacciassero per costringerci a fare l’assicurazione, questi sono danni notevoli che si ripercuotono sulla collettività, pagano i buoni per i cattivi. Ho fatto parte di un gruppo di lavoro al ministero per lo Sviluppo economico per elaborare una proposta che potesse limitare questi episodi, ma non se ne è fatto ancora niente. In Puglia c’è un’incidenza di danni fisici da microlesioni dieci volte superiore a quella europea, è la patria del classico colpo di frusta. La soluzione è tentare quanto più di personalizzare la polizza”.
LA DIFESA DEGLI ASSICURATORI
I titolari delle agenzie di assicurazioni non ci stanno a essere accusati di avere le tariffe più alte. “Negli ultimi due anni le tariffe si sono ridotte dell’11% – spiega Laera – e i clienti che abbiamo acquisito non pareggiano la riduzione, insomma dobbiamo tentare di non rimetterci. Anche perché la crisi influisce sul mercato e sui prezzi, qui molto più che al Nord. A Japigia, per esempio, c’è stata una contrazione di polizze: è l’impatto della crisi, la gente lascia ferma la seconda auto, non assicura più il camper, non usa il motorino, riduce così le spese onerose”. La differenza di costi da provincia a provincia poi ha motivazioni nel tessuto urbano e nella rete stradale di ogni città. “La tariffa è commisurata al rapporto tra sinistri pagati e premi incassati – va avanti l’agente di assicurazioni – ecco perché cambia anche nella stessa Puglia da Bari a Taranto. A Taranto evidentemente ci saranno più incidenti. La struttura urbana è fondamentale, bisogna considerare lo stato delle strade, il traffico caotico, il contesto in cui si guida. A Reggio Emilia per esempio la tariffa è più bassa proprio in funzione di questi elementi”. Così la buca sull’asfalto non fa altro che moltiplicare il premio assicurativo. Con buona pace dell’automobilista. Per non parlare poi del furto-incendio che qui a Bari ha una grossa incidenza per cui chi vuole assicurare la propria vettura contro ladri e piromani dovrà pagare ancora di più che in qualsiasi altra città.
di FRANCESCA RUSSI