Trasferivano le residenze certificate sul libretto auto da comuni del Sud a quelli del nord Italia
Venti italiani e 1 albanese, appartenenti a 4 gruppi criminali in contatto tra loro, sono stati arrestati con l’accusa di truffa, false attestazioni ed induzione in errore di
pubblici ufficiali, creazione di falsi documenti d’identità e false carte di circolazione e associazione camorristica.
In pratica trasferivano le residenze certificate sulla carta di circolazione da comuni del Sud d’Italia a comuni del Nord d’Italia. Comunicavano poi i nuovi falsi dati a assicurazioni telefoniche (Generaltel e Linear) per ottenere lauti sconti sui premi lucrando sulla differenza tariffaria esistente. Come se non bastasse rendevano il veicolo non punibile da sanzioni amministrative e penali perché irrintracciabile (come il proprietario) grazie alla falsa carta di circolazione.
A scoprire la truffa e’ stato il gruppo Gssu della Polizia locale di Roma Capitale che ha fatto scattare l’operazione ‘Benvenuti al Nord’, con perquisizione in 19 comuni italiani.
Le auto e le certificazioni false partivano dalla Campania e dalla Puglia, transitavano per Roma e ripartivano in direzione di Veneto, Lombardia e la Valle d’Aosta.