Spesa riparativa: 26,9 miliardi nel 2012

La spesa italiana per l’autoriparazione ha sfiorato nel 2012 i 27 miliardi e per la prima volta ha superato la spesa per l’acquisto di auto nuove. Ma rispetto all’anno precendente il calo è del 10,5%. 26,9 miliardi di euro. E’ questa, secondo la stima dell’Osservatorio Autopromotec, la spesa degli italiani per la manutenzione e la riparazione delle loro autovetture nel 2012.

 

La cifra comprende sia la spesa per le revisioni obbligatorie che quella per la manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre a quella per la riparazione di guasti dovuti ad incidenti o all’usura.

Nel 2012 la spesa in Italia ha superato per la prima volta nella storia della motorizzazione nel nostro Paese la spesa per l’acquisto di autovetture nuove che e’ stata di 26,5 miliardi di euro. Questo “storico” sorpasso è dovuto essenzialmente alla crisi epocale che ha colpito l’economia italiana (e non solo) e che ha avuto un effetto fortemente amplificato per le immatricolazioni di autovetture che nel 2012 hanno avuto rispetto ai livelli antecrisi (2007) una caduta del 44%, a fronte di cali del 6,5% per il pil e del 25,4% per la produzione industriale.

Anche il mercato dell’autoriparazione accusa nel 2012 una contrazione del giro d’affari che si attesta al 10,5%. Questo calo è dovuto alla crisi economica che, da un lato, ha indotto molti automobilisti a rinviare a tempi migliori manutenzioni e riparazioni non assolutamente indispensabili e, dall’altro, ha determinato una contrazione nell’impiego di autovetture, come risulta dal fatto che il traffico autostradale è calato del 7%, mentre i consumi di benzina sono calati del 10,8% e quelli di gasolio del 10,4%.

Secondo l’Osservatorio Autopromotec le prospettive per il mercato italiano dell’autoriparazione sono comunque di un ritorno alla crescita ancora prima del superamento della crisi economica e questo perchè il ricorso alle officine di autoriparazione non può essere procrastinato indefinitamente ed anche perché, al di là di quanto qualcuno ha affermato, non è in atto nel nostro Paese un processo di demotorizzazione. I dati sul parco circolante mostrano infatti che la crescita della dotazione di mezzi a motore nel paese ha soltanto rallentato. Nessuna ombra vi è poi per le prospettive dell’autoriparazione in ambito mondiale.

Il mercato auto è in crisi soltanto nell’eurozona, ma è in pieno sviluppo nel resto del mondo e molto forte è la domanda di apparecchiature e prodotti per l’autoriparazione, in particolare nelle vastissime aree in cui il processo di motorizzazione di massa è decollato soltanto recentemente e in cui la creazione delle infrastrutture per l’assistenza auto è in pieno sviluppo.

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