Nuovo appuntamento a Torino per i soci-delegati di Reale Mutua. Nella prima mattinata di oggi si terrà infatti la consueta assemblea della compagnia, che conta otre 1,4
milioni di soci-assicurati, chiamata a esaminare il preconsuntivo 2013 e ad approvare il preventivo dei benefici di mutualità per il 2014. Sul tavolo dei soci-assicurati,
dunque, una prima stima di quelli che potrebbero essere i risultati dell’anno in corso. Un esercizio che, stando a quanto è stato possibile ricostruire, dovrebbe confermare i buoni risultati in termini di redditività, con segnali positivi sia dalla gestione caratteristica, grazie al positivo andamento dei dati tecnici, sia di quella finanziaria. Nel dettaglio, all’assemblea verranno presentati dei numeri che dovrebbero mostrare una raccolta premi del lavoro diretto in crescita dell’1,2% sul 2012 e un combined ratio al 96,5%. L’indice di solvibilità sarebbe addirittura atteso in crescita al 467% a fine 2013, contro il 462% del 2012. In quest’ottica, si dovrebbe ragionare su un utile civilistico per Reale Mutua di 61,8 milioni, di cui 53,4 milioni derivanti dal comparto Danni e 8,4 milioni dalla gestione Vita.
Quanto al 2014 le stime che verranno sottoposte ai delegati in assise dovrebbero prevedere un utile di circa 40 milioni e un aumento dei premi del lavoro diretto del 2%. All’esame dei delegati passerà poi anche il bilancio consolidato del 2013 che si dovrebbe chiudere con profitti per 65,5 milioni e un indice di solvibilità al 217%. Per il 2014 è stimato un risultato consolidato in utile per complessivi 51,7 milioni e un indice di solvibilità in ulteriore crescita al 221 per cento.
In ragione di tutto ciò all’assemblea dei delegati verrà proposto di deliberare l’erogazione di benefici di mutualità a favore dei soci assicurati per un importo di circa 11 milioni, suddiviso in misura pressoché uniforme tra i prodotti dei rami Danni e quelli dei rami Vita. Un impegno più rotondo che in passato, lo scorso anno a valere sul 2013 erano stati stanziati benefici per 10,8 milioni. Un’ascesa, evidentemente, frutto della volontà della compagnia di continuare a premiare i soci-assicurati. Cosa che il gruppo può fare perché, nonostante il contesto difficile, è riuscito a mantenere salda la barra. Ciò nel rispetto di quella che è la caratteristica chiave di questa compagnia, ossia il concetto di mutualità. Un dna che impone al gruppo una visione strategica di lungo periodo, che il management, il direttore generale Luigi Lana in primis, traduce nel perseguimento costante dell’efficacia e dell’efficienza. Il tutto in un’ottica di massima prudenza.
L.G.
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