Rc auto, scatola nera con privacy

ROMA

La presenza della scatola nera su un veicolo andrà segnalata con un adesivo sui vetri e solo parte dei dati registrati servirà anche a determinare le tariffe Rc auto: non

verrà considerato lo stile di guida. Non si sa ancora, invece, dopo quanti secondi i dati dovranno essere cancellati né quanti secondi di marcia andranno tenuti in memoria in caso d’incidente. Sono alcune delle parti delicate dello schema di regolamento su raccolta, gestione e utilizzo dei dati rilevati dalle scatole nere che le assicurazioni dovranno offrire ai clienti assieme a uno sconto sulla Rc auto, come prevede il decreto liberalizzazioni di un anno fa (Dl 1/12, articolo 32, comma 1-bis).

Lo schema è stato posto in pubblica consultazione sui siti web di Ivass (l’ex-Isvap) e Garante della privacy, che lo hanno predisposto assieme al ministero dello Sviluppo economico. Entro il 30 aprile i soggetti interessati (i cosiddetti stakeholders) potranno inviare osservazioni, commenti e proposte, usando il modulo allegato allo schema nei siti.

Proprio agli stakeholders si è preferito rimettere la valutazione della cadenza di cancellazione dei dati in mancanza di urti e di quanti secondi debbano restare registrati quando invece il dispositivo rilevi un incidente. In conflitto ci sono l’interesse delle compagnie a ricostruire al meglio possibile il sinistro e quello dell’assicurato alla riservatezza.

Tra le altre misure per tutelare la privacy, l’obbligo di apporre una vetrofania sui veicoli dotati di scatola nera e la possibilità di interrompere anche per telefono, sms o altre modalità semplici e gratuite il trattamento dei dati sulla localizzazione del mezzo.

Viene confermato che i dati registrati dalla scatola nera serviranno alle compagnie anche per determinare le tariffe, ma solo in forma aggregata. In altre parole, non si potrà attribuire un indice di rischiosità al singolo solo in base a dati non particolareggiati, ottenuti mettendo insieme le rilevazioni sui singoli viaggi effettuati. Queste rilevazioni aggregate riguardano: numero complessivo dei chilometri percorsi, tipologia di strada percorsa (per esempio, autostrada, strada extraur«bana o urbana) fasce orarie e giorni della settimana di utilizzo del veicolo. Non ci sono i dati relativi ad accelerazioni, punti d’urto e posizione del veicolo, validi solo per la ricostruzione dei sinistri.

Lo schema di regolamento completa le norme attuative sulla scatola nera. Ma il cammino non sarà facile: le compagnie hanno dimostrato che i risparmi consentiti dal dispositivo saranno molto bassi e hanno avviato un contenzioso contro l’interpretazione Ivass secondo cui l’offerta della scatola nera sarebbe obbligatoria.

 

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