ROMA
Si tiene domani, nel Salone del pubblico della Cassa generale di Palazzo Koch, la prima assemblea annuale dell’Ivass, l’authority che dal primo gennaio 2013 è subentrata all’Isvap nei compiti di
vigilanza sul settore assicurativo. Alla guida dell’Ivass, come si sa, la riforma ha posto l’intero direttorio della Banca d’Italia più due esperti (Alberto Corinti e Riccardo Cesari), con la presidenza
dell’Istituto affidata d’ufficio al direttore generale della Banca d’Italia.
Spetterà dunque a Salvatore Rossi, subentrato a Fabrizio Saccomanni nel ruolo di numero due della banca centrale italiana, leggere la prima relazione, di fronte a un pubblico qualificato di rappresentanti del mondo assicurativo delle associazioni dei consumatori, del parlamento e dell’esecutivo. E’ probabile, quindi, che Rossi entri nel merito di quelle che oggi sono le nuove linee strategiche dell’attività dell’Istituto: in primo luogo il collegamento molto più stretto tra vigilanza assicurativa e vigilanza bancaria, con un’attenzione sempre maggiore agli assetti proprietari alla gestione all’organizzazione, ai controlli interni delle compagnie. In secondo luogo, l’esigenza di garantire un pronto adeguamento delle norme alle nuove regole che si profilano in Europa.
Sono fasi cruciali, infatti, per l’intero progetto della direttiva Solvency II, emanata quattro anni fa per garantire standard più elevati di gestione del rischio, valutando i requisiti di capitale in rapporto a parametri di mercato : questo approccio, come si sa, ha poi subito tutti i contraccolpi della crisi finanziaria globale , perchè l’estrema volatilità dei rendimenti delle attività finanziarie ha messo in luce i rischi di prociclicità delle nuove regole. Sarà interessante quindi vedere in che termini si pronuncerà il nuovo supervisor sugli sviluppi europei della normativa che deve essere approvata entro dicembre per poter entrare in vigore nel 2016 e non essere rinviata alle calende greche, per l’imminenza delle elezioni europee nel 2014.
Di certo, non dovrebbe mancare nella relazione del presidente dell’Ivass un riferimento al compito svolto dalla assicurazioni nella loro qualità di investitori istituzionali, posto che, come è stato recentemente messo in evidenza anche dal presidente dell’Ania, Aldo Minucci, le imprese di assicurazione hanno oggi in portafoglio l’11 per cento del debito pubblico italiano (la quota di titoli pubblici italiani detenuta dai gruppi assicurativi è salita dal 33,4 al 50,4 per centro tra il 2008 e il 2012) e posto che in futuro le assicurazioni potrebbero giocare un ruolo più importante nella capitalizzazione delle imprese. E’ probabile inoltre che Rossi faccia riferimento ai vari dossier seguiti dall’Ivass che riguardano le principali compagnie,dalla ristrutturazione del gruppo generali agli sviluppi del progetto d’integrazione tra Unipol e Fondiaria Sai .
Inoltre è assai probabile un riferimento a problemi di tutela del consumatore come quello delle tariffe del settore Rc auto: un tema che è stato oggetto di un ammonimento anche da parte del presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato,Giovanni Pitruzzella, il quale non più tardi di una settimana fa ha ricordato il forte gap tra le tariffe praticate in Italia e quelle riscontrate in altri paesi europei.
© RIPRODUZIONE RISERVATA