L’attività ispettiva, riporta il Sole 24Ore, segue quella di gennaio a Vicenza e nasce da un esposto presentato da un gruppo di soci guidati dalla società La Wagneriana, titolari dello 0,5% e autori di una lista
alternativa per il Cda
Il legame tra Cattolica e la Popolare di Vicenza torna all’attenzione di Consob. Sotto la lente ci sono i rapporti tra l’Istituto e la comagnia assicurativa e in particolare modo le ragioni che spingono Vicenza a mantenere in carico la partecipazione del 15,07% in Cattolica a prezzi distanti dal valore di mercato (394 milioni contro i 150 milioni espressi da Piazza Affari), nonostante la politica di dismissione di altre partecipazioni (vedi Save) già in atto e annunciata fin dal suo arrivo dall’ad Francesco Iorio.
La Commissione vuole vederci chiaro sulla contabilizzazione del 15% che Bpvi detiene in Cattolica assicurazioni. Oggi sono attesi i conti del 2015 dell’Istituto. Il 16 febbraio sarà deciso il prezzo di recesso
Ebbene, dopo le verifiche fatte nella sede della Banca, il 19 gennaio scorso, recentemente riporta Il Sole 24Ore la Consob avrebbe bussato anche alla porta del gruppo assicurativo.
“L’ispezione, quasi un atto dovuto, avrebbe trovato ispirazione in una serie di esposti presentati da un gruppo di soci guidati dalla società La Wagneriana, titolari complessivamente di uno 0,5% della compagnia, autori di una lista alternativa per il consiglio oltre a quella presentata dal cda e supportati dall’avvocato Dario Trevisan” rivela il quotidiano. “Gli esposti – scrive il Sole24Ore – sarebbero in tutto tre di cui uno, il secondo, di fatto centrato sulla partecipazione del gruppo assicurativo all’aumento di capitale della Vicenza concluso l’8 agosto del 2014 e sulla sottoscrizione di obbligazioni emesse dalla banca stessa”.
Cattolica, i soci presentano una lista alternativa e indipendente
L’esposto fa riferimento non solo all’esborso sostenuto dalla società veronese per la sottoscrizione: 2,8 milioni più altri 27,6 milioni, quindi per un investimento complessivo di oltre 30 milioni. Ma evidenzia che oggi quella partecipazione nella banca è stata svalutata del 90% e che si trattava di investimento illiquido. Dai conti 2015 del bilancio emerge già, con la messa a valore reale di mercato delle azioni Bpvi, una svalutazione a portagoglio di 48 milioni che ha inciso sui risultati del Gruppo.
Oltre alle reciproche partecipazioni, dal 2007 Popolare Vicenza e Cattolica hanno una partnership, recentemente prolungata fino al 2020, che si basa su tre società assicurative: Berica Vita, Cattolica Life e ABC Assicura.