Immatricolano auto in Bulgaria per truffare lo Stato:7 arresti

L’operazione della guardia di Finanza di Avellino. Scoperto anche un contrabbanImmatricolavano autovetture italiane in Bulgaria per non pagare tasse, assicurazioni e per evitare sanzioni del codice della strada.

La maxi truffa è stata scoperta dalla guardia di Finanza di Avellino che ha portato all’arresto di 7 persone e 34 denunce. A guidare l’organizzazione un gruppo di bulgari, tra cui anche una donna, tutti finiti in carcere

e due italiani ai domiciliari.

L’operazione prende il nome di Rakia, come la bevanda bulgara e ha visto due anni di attività da parte delle fiamme gialle. I cittadini bulgari operavano tra Avellino e Monteforte su richiesta. Il sistema ingegnato era semplice. L’autovettura veniva prima cancellata dal Pra per essere trasportata all’estero. Poi una volta in Bulgaria veniva immatricolata con targa bulgara e intestata a prestanomi.

La vettura poi ritornava in Italia con una nuova “identità”. Questo consentiva di evitare il pagamento dell’assicurazione, della tassa automobilista e di evitare qualsivoglia sanzione del codice della strada, essendo immatricolata all’estero.

In tutto questo contesto, la banda, parallelamente importava dalla Bulgaria anche tabacchi esteri. Le sigarette veniva acquistate e vendute su ordinazione dei clienti avellinesi.

Fonte

di Paola Iandolo

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