Chi ha il gps della compagnia di assicurazione a bordo del proprio veicolo potrebbe già avere sperimentato la richiesta di invio soccorsi in chiamata automatica, in caso di incidente,
ma l’Unione Europea va oltre e rende obbligatorio il sistema eCall, a partire dal 2018, con diverse specifiche che mirano a rendere più tempestivi e sicuri gli interventi, anche in caso di
incidente in area isolata o di notte.
Il 112 sarà il numero unico, che sarà contattabile attraverso una rete europea. Verranno tracciate automaticamente le coordinate del chiamante, per individuare il veicolo, del quale sarà tracciata anche la categoria dello stesso e il numero di cinture di sicurezza che risultano allacciate, così da avere certezza (o quasi) degli occupanti del veicolo al momento della segnalazione (perché allacciarla è sempre non solo obbligatorio, ma salvifico in molti casi). I mezzi di soccorso potranno così raggiungere il luogo dell’incidente tempestivamente e con sicurezza. Niente più episodi disastrosi scoperti solo all’alba e per caso, o al passaggio di un altro veicolo. Si stima che gli interventi possano essere del 40-50% più rapidi, con la conseguente diminuzione dall’1 al 10% della mortalità.
Il sistema dell’eCall sta seguendo una lunga procedura di approvazione e attuazione: al momento della nascita del progetto, questo doveva entrare in funzione quest’anno, nel 2015, ma i dubbi espressi sulla fattibilità, in termini di messa a punto da parte di tutti i Paesi della UE di una rete e delle strutture adeguate, hanno portato a slittare inizialmente verso il 2017, ma la norma approvata conclude che sia d’obbligo la dotazione eCall per le vetture immatricolate dal 31 Marzo 2018.
Come di consueto, si sollevano alcune polemiche per quanto riguarda la privacy: la tracciabilità completa di un veicolo è da un lato una sicurezza per l’utente in caso di incidente, ma anche per l’assicurazione per essere certi di un sinistro “senza torta” (ed è per questo che già molte compagnie adottano sistemi di centraline GPS a questo scopo). Ma i dati dell’eCall dovranno servire unicamente per chiamare i soccorsi, e non potranno probabilmente essere conservati in alcuna banca dati per più di qualche minuto.