Cambiano i Governi, non cambia il vento. Che tira sempre a favore delle Assicurazioni. Sta per arrivare una rivoluzione che è un regalo per le Compagnie.
Primo delirio. Al fine di consentire la riduzione del premio per gli assicurati, in caso di sinistri con danni a cose, in alternativa al risarcimento per equivalente, è facoltà delle
compagnie offrire, in assenza di responsabilità concorsuali, il risarcimento in forma specifica per la riparazione dei danni materiali subiti dal veicolo. La facoltà è subordinata alla fornitura di idonea garanzia sulle riparazioni effettuate, con una validità non inferiore a due anni per tutte le parti non soggette a usura ordinaria.
Secondo delirio. Fermo in ogni caso l’obbligo contrattuale eventualmente sottoscritto dall’assicurato di fare eseguire la riparazione dei danni presso carrozzerie convenzionate con la compagnia, ai sensi e con gli effetti dell’articolo 14 del decreto del Presidente della Repubblica 18 luglio 2006, n. 254, qualora la richiesta di risarcimento non è accompagnata dalla presentazione di fattura e dalla garanzia di cui al periodo precedente, ovvero in tutti casi in cui la stessa risulti accompagnata dal solo preventivo o analoga documentazione, il risarcimento per equivalente cui la compagnia è tenuta in base alle norme vigenti può essere limitato al costo che l’impresa avrebbe sostenuto provvedendo direttamente alla riparazione delle cose danneggiate.
Terzo delirio. Resta ferma, per l’impresa, la possibilità di effettuare le proprie valutazioni sulla corrispondenza delle modalità di accadimento e dell’entità del danno rispetto agli interventi riparativi e all’importo attestati in fattura.
È allucinante. Questa legge consentirà alle Compagnie di autodeterminare misura ed entità del risarcimento del danno per i veicoli non riparati (“richiesta danni (sic) accompagnata dal solo preventivo”) parametrandolo a un indeterminato e indeterminabile criterio (“al costo che l’impresa avrebbe sostenuto provvedendo direttamente alla riparazione delle cose danneggiate”), anzi stabilendo per legge un’inammissibile limitazione risarcitoria (“può essere limitato”). E il premio, di quanto scenderebbe? Viene fissato un bel -40%? Eheh… Si ritroveranno con uno squallido -10%, a fronte di 2 miliardi di utili delle Compagnie. Che orrore.
L’Ania (Assicurazioni) ha stravinto. Ma con un Governo che subisce così passivamente l’opera di lobbying dell’Ania, è facile vincere.
di Ezio Notte @ 21:35