City-Roaming, auto elettriche assicurate come autocarri: è polemica

La scoperta osservando i contrassegni apposti sui parabrezza delle vetture ecologiche: ma gli autocarri potrebbero trasportare soltanto addetti ai lavori, e passeggeri solo dietro regolare richiesta. I tassisti: “A noi da anni viene negato qualsiasi sostegno”

NAPOLI – Auto elettriche del progetto “Ci.Ro. – City Roaming” immatricolate ed assicurate come autocarri: è quanto rivelano i tassisti napoletani, che in mattinata hanno

protestato fuori al Maschio Angioino, sede della presentazione del progetto di mobilità sostenibile da parte del Comune. Una “stranezza” documentata da foto che hanno subito fatto il giro del web: d’altronde non c’è spazio all’immaginazione, dato che la dicitura “autocarro” compare chiaramente sulle polizze affisse sul parabrezza delle vetture.

 

Stando al codice della strada, l’autocarro è destinato al trasporto di cose, e può portare persone nel limite massimo indicato dalla carta di circolazione. In teoria, le persone dovrebbero essere gli addetti ai lavori di carico e scarico delle merci o attrezzature trasportate (tenendo presente che a bordo non ci possono essere bambini o invalidi). Secondo l’articolo 82 del codice della strada, al comma 6, “previa autorizzazione della Direzione Generale M.C.T.C. gli autocarri possono essere utilizzati, in via eccezionale e temporanea, per il trasporto di persone; l’autorizzazione è rilasciata in base al nulla osta del Prefetto”.

Tale autorizzazione dovrebbe essere richiesta se si vogliono traportare passeggeri sul cassone, ossia il piano di carico del veicolo, e non può fare riferimento alle persone presenti in cabina. In caso diverso, il comma 8 dello stesso articolo dice che “chiunque utilizza un veicolo per una destinazione o un uso diversi da quelli indicati sulla carta di circolazione è soggetto ad una sanzione amministrativa”, che (fonte Quattroruote) può andare dai 71 ai 1.433 euro, con pena accessoria del ritiro della carta di circolazione da 1 a 6 mesi (da 6 mesi a un anno in caso di recidiva). Ma poiché sulla carta di circolazione è chiaramente indicato il numero dei passeggeri ospitabili in cabina, evidentemente non può esserci violazione se tali passeggeri sono nel numero indicato dalla carta di circolazione e occupano i sedili a tale scopo previsti.

A questo punto le domande “nascono spontanee”: per quale motivo queste auto, che evidentemente non sono autocarri e non verranno certo utilizzate come tali, sono state assicurate sotto questa categoria? Evidentemente per risparmiare. Le autorizzazioni al Prefetto per il trasporto di persone che non siano addette a carico e scarico, sono state inoltrate? Domanda da un milione di dollari, ma a questo punto è lecito aspettarsi che i tassisti inoltrino le stesse domande, dato che da tempo chiedono agevolazioni per immatricolazione ed assicurazione. D’altronde il precedente è stato creato.

«Sono anni che chiediamo di intervenire per ridurre i disagi e le difficoltà della categoria dei tassisti – ha infatti riferito Ciro Langella, presidente di Uticonsortaxi di Napoli – ma non si è fatto nulla. Oggi scopriamo che, invece, sono previste una serie di agevolazioni di traffico e logistiche per alcune tipologie di auto elettriche. Inoltre – aggiunge – queste auto godono di agevolazioni fiscali e tariffarie, come la possibilità di assicurarsi come autocarri, mentre a noi tassisti viene da sempre negato qualsiasi sostegno, compreso quello dell’assicurazione che ha tariffe assolutamente proibitive. Chiediamo – ha concluso Langella – che qualcuno faccia chiarezza e dia risposte alle questioni che solleviamo da tempo e che non sono più rinviabili».

Gennaro Acunzo

Fonte

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