Carige salda i conti con il Fisco, con 66 milioni

(m. ger.) «Completa definizione dei contenziosi fiscali pregressi per tutte le società del Gruppo». Così Banca Carige scrive nel bilancio 2012 appena pubblicato. Ma quanto è costato il colpo di

spugna? La ragguardevole cifra di 66 milioni di euro, usciti dalla banca genovese ed entrati nelle casse dello Stato.

Un notevole successo per la Direzione Regionale Liguria dell’Agenzia delle Entrate; la fine, costosa, di un contenzioso dagli esiti incerti per la banca. «Si è ritenuto opportuno – scrivono gli amministratori dell’istituto nella relazione sulla gestione – ricercare un accordo transattivo con l’Agenzia delle Entrate», anche se la banca «continua a ritenere valide le ragioni a difesa dell’operato della società».

La tranche più importante di accordo è quella sul contenzioso relativo al 2005. Si tratta di una conciliazione giudiziale del valore di 36 milioni di euro (contro una pretesa di 105 milioni di euro) proposta dalla Agenzia delle Entrate Liguria a dicembre e accettata dalla banca. Dal fascicolo di bilancio, oltre al peso degli accordi fiscali, emerge anche quanto abbia gravato sul conto economico l’andamento del comparto assicurativo (che nel frattempo è stato messo in vendita). Anzi è stato, ancora una volta, la vera zavorra: il gruppo bancario, infatti, ha registrato un utile di 88,5 milioni mentre il gruppo assicurativo ha perso 151 milioni di euro.

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