Cari colleghi Intermediari di sezione E in questi anni di attività associativa – sindacale ho visto un po’ di tutto, certamente è vero non abbiamo normative specifiche per tutelare la nostra professione, ma ci ostiniamo a
continuare a svolgere la nostra attività in modo leggero senza tenere presente dell’evoluzione che la stessa sta subendo, possiamo e dobbiamo mettere in atto delle accortezze semplici, ma che possono eliminare problemi futuri incominciando con il mandato di collaborazione che prima di essere firmato deve essere analizzato.
In tre anni ho visionato migliaia di mandati tutti diversi ma la sostanza era comune per tutti: ZERO tutele per il collaboratore subagente, scritture private che come dice il legale una volta firmate solo in rari casi possono essere contestate per la presenza di clausole vessatorie.
Ancora più spinosa e complicata l’indennità di fine rapporto e le provvigioni a maturare, per queste i Falsi Profeti (o meglio alcuni sciacalli che vivono nel mondo della intermediazione assicurativa ) promettono di far ottenere ai subagenti indennità di fine rapporto importanti, ovviamente per essere convincenti vengono attirati da somme che in alcuni casi superano le centinaia di mila euro arrivando al milione di euro illudendoli che l’accordo ANA è valido anche per loro, una volta intrapresa la strada legale ( una battaglia contro i mulini a vento) i risultati sono stati un arricchimento di questi sciacalli, e una condanna per il subagente portando in alcuni casi alla rovina dell’intermediario di Sezione E. Diffidiamo di questi FALSI PROFETI che promettono un mondo che non ci appartiene.
Anche noi in alcuni casi abbiamo preso in esame l’accordo ANA, ma in una versione di calcolo molto più leggera per essere usata come proposta in fase processuale quando nel mandato firmato dal subagente c’erano presenti due clausole vessatorie; e comunque i colleghi sanno che la somma non è certa ma è solo una offerta per un eventuale accordo .